Palermo, decide di ospitare due profughi ucraini, ma rinuncia quando scopre che sono africani

In un periodo storico difficile come il nostro, capita che si pecchi di razzismo con una donna che rifiuta di accogliere in casa due profughi perché africani. Un gesto razzista che fa discutere.

Palermo, decide di ospitare due profughi ucraini, ma rinuncia quando scopre che sono africani

Sono tantissimi gli italiani che si stanno prodigando per poter aiutare i profughi della guerra in Ucraina che scappano dalle loro terre sperando di poter ricominciare e in cerca di un futuro migliore. Di fronte a tanta generosità mostrata, vi sono anche persone che si rifiutano di ospitarli e accoglierli perché di colore. A Palermo, una donna, in un primo momento favorevole all’ospitalità, ha poi fatto marcia indietro quando si è resa conta che avrebbe dovuto ospitare due persone di origine africana. 

Michael e Meshack sono due studenti nigeriani che, come molti altri, hanno deciso di scappare da Kiev,  per via del conflitto sperando di trovare accoglienza in Italia. In un primo momento, sono stati ospiti di una comunità religiosa, ma poi una donna ha deciso di ospitarli nella sua dimora. Peccato che al momento dell’accoglienza siano andati incontro a una amara sorpresa.

Suor Anna Alonzo che gestisce la Casa della Regina della Pace a Casteldaccia ha raccontato di una donna pronta ad accogliere e, quindi, dare una mano alle persone fuggite dal conflitto. Non appena ha visto che i due non erano bianchi, ma di colore, si è rifiutata, pronunciando le seguenti parole: “I profughi sì, i neri no”, proprio come ha raccontato suor Anna. 

In questa comunità religiosa, la suora insieme ad altri operatori si prodiga per aiutare le donne di origine africana che sono maltrattate, che subiscono violenza salvandole così dalla schiavitù e dalla tratta. Al Corriere della Sera, Suor Anna racconta: “Quei due ragazzi sono arrivati dopo cinque giorni di viaggio, con l’autobus e a piedi. Erano esausti, sono crollati sulla sedia e hanno dormito per ore. Poi, la brutta sorpresa: la donna che era disponibile ad accogliere i profughi mi ha detto che non voleva ospitare due africani”.

Sono due ragazzi che studiano e che vorrebbero continuare il proprio percorso di studi, ma è necessario che qualcuno li aiuti. Su di loro, continua la signora Anna, vi è lo spettro del razzismo e si domanda quale sia la differenza tra un ragazzo ucraino e uno africano, considerando che entrambi scappano dalla guerra.

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