Palermo: il Comune paga 1 milione per fotografare le buche

Approvato dal Comune di Palermo il "pacchetto strade" che prevede anche il censimento degli avvallamenti di strade e marciapiedi. "Fotografare" le buche costerà circa 1 milione di euro. Il ragioniere generale Carmela Agnello teme debiti fuori bilancio

Palermo: il Comune paga 1 milione per fotografare le buche

Da qualche giorno è stato approvato dalla giunta il contratto di servizio tra il Comune di Palermo e la RAP (Risorse Ambiente Palermo), che prevede tra le varie voci anche un “servizio di sorveglianza e monitoraggio delle sedi stradali e pedonali”, destinando ben dodici risorse umane per questa attività finalizzata ad individuare e censire i problemi di asfalto e marciapiedi. Il servizio avrà un costo notevole, poco più di 1 milione di euro, e fa parte del pacchetto della manutenzione strade da circa 15 milioni di euro, ponendosi l’obiettivo di migliorare sensibilmente la qualità della rete stradale palermitana.

Entrando più nel dettaglio, il contratto di servizio prevede tre tecnici di concetto e tre autisti che si occuperanno delle superfici viarie, viaggiando a bordo di macchine dotate di sistemi computerizzati e telecamera con la quale filmare le buche. Le altre risorse saranno destinate alla verifica delle aree pedonali, muovendosi a piedi lungo i marciapiedi con tablet a portata di mano per immortalare gli avvallamenti.

I “cacciatori di buche” ispezioneranno le strade che il Comune di volta in volta gli suggerirà: quelle più trafficate verranno perlustrate con una periodicità mensile mentre quelle meno affollate ogni due. Il frutto del loro lavoro verrà poi comunicato alla Sala delle Lapidi per essere approvato e identificare le opere più urgenti “in modo tale da intervenire nel minore tempo possibile”. Con il pacchetto strade, la RAP si impegna alla manutenzione di almeno 400 mila metri quadrati di manto stradale al prezzo unitario di 14,50 euro, prezzo che sale a 46,90 euro al metro quadrato per il rifacimento dei marciapiedi.

Il ragioniere generale Carmela Agnello precisa che, stando all’articolo 11 della convenzione siglata,  il Comune “non potrà esercitare alcuna azione di rivalsa nei confronti della RAP per il risarcimento di danni per sinistri stradali a seguito di pronunce di condanna dell’autorità giudiziaria” poiché il Palazzo delle Aquile è “proprietario delle strade e dei marciapiedi, nonché custode della rete viaria cittadina”. Secondo Carmela Agnello tale accordo farà “proliferare debiti fuori bilancio” e, peraltro, al momento non è neanche prevista un’assicurazione. È opportuno ricordare che nell’ultimo anno, vista la manutenzione praticamente nulla della vecchia AMIA, il Comune di Palermo ha speso 3 milioni di euro per risarcimenti.

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