Palermo, Carlo La Duca ucciso dalla moglie e dall’amico: le agghiaccianti intercettazioni

Carlo La Duca, scomparso da Termini Imerese, a gennaio 2019, sarebbe stato ucciso dalla moglie e dall'amico, che avrebbero organizzato l'omicidio per poi far sparire il cadavere. I due sono stati arrestati venerdì.

Palermo, Carlo La Duca ucciso dalla moglie e dall’amico: le agghiaccianti intercettazioni

Il giallo che ruotava attorno alla scomparsa di Carlo Domenico La Duca, che ha destato davvero moltissimo scalpore, sembra essere arrivato ad una svolta. Nonostante la sua famiglia non abbia ancora un corpo su cui pregare, quel che è certo è che ad ucciderlo e ad occultarne il cadavere sarebbero stati sua moglie Luana Cammalleri e il suo miglior amico, Pietro Ferrara, amanti almeno dal 2017, finiti in carcere, venerdì. 

Ferrara e Cammalleri, dopo la sparizione di La Duca, avrebbero pensato ad un futuro insieme, progettando anche di avere un figlio. Dalle intercettazioni tra i due amanti, emergono propositi omicidiari nei confronti della compagna ufficiale di Ferrara.

L’accaduto

In molti ricorderanno l’appello in lacrime di Luana, poco dopo la scomparsa del marito: “Torna, i tuoi figli ti aspettano”,mentre Pietro Ferrara ribadiva: “È il fratello che io non ho mai avuto. Eravamo molto uniti . Se riesci a sentirmi sappi che ci sarò sempre per te”. Peccato che tutte quelle lacrime in diretta tv erano state studiate a tavolino, come si evince dalla intercettazioni in cui Pietro diceva: “Domani vado a piangere in televisione”,

Dall’attività investigativa coordinata dalla Procura, in cui sono state considerate le intercettazioni, le analisi dei tabulati e delle immagini di videosorveglianza, oltre ad acquisizioni informatiche e documentali è emerso, in via gravemente indiziaria, che i due arrestati, tra di loro legati da una relazione sentimentale di natura clandestina portata avanti anche attraverso l’uso di sim segrete, dopo avere pianificato l’omicidio, hanno attirato la vittima a Palermo, nel terreno di proprietà del 57enne. Le acquisizioni investigative hanno anche permesso di demolire gli alibi che i due avevano creato nel corso del tempo per tentare di allontanare da loro l’attenzione degli inquirenti.

Ma chi era Carlo La Duca ? Un papà 38enne, un imprenditore agricolo originario di Cerda ma residente a Termini Imerese, scomparso il 31 gennaio 2019. Da quel momento di lui si sono perse le tracce. Ma perchè Carlo è stato ucciso? Lui e sua moglie si erano separati, avevano iniziato un nuovo cammino, lui aveva anche un’altra donna e non era interessato alla vita sentimentale della sua ex. Perchè arrivare a tanto? Questi sono gli interrogativi che per 3 lunghi anni, gli inquirenti si sono posti.

Tanti i tentativi di depistaggio messi in atto dalla ex moglie e dall’amante di lei, parlando di problemi economici e con le prostitute del povero Carlo. Secondo l’accusa, il movente dell’omicidio è legato alle mire dei due sull’azienda agricola di La Duca. Il cadavere di Carlo La Duca non è stato ancora ritrovato. Gli uomini delle Forze dell’Ordine stanno scavando nei terreni di proprietà degli indagato.

Quel che sappiamo è che Carlo è scomparso la mattina del 31 gennaio 2019 da Termini Imerese, dove viveva, per andare a Cinisi, paese della fidanzata. Lungo il percorso avrebbe dovuto incontrare a Ciaculli, proprio Piero.Queste le parole dell’uomo riferite al giorno della scomparsa. “Mi ha detto che aveva un altro appuntamento con un’altra persona, un amico suo, così ha detto. Si trattava di un incontro di lavoro per rilanciare la sua azienda nella campagna di Termini Imerese” .

Secondo gli inquirenti quell’incontro non sarebbe mai esistito, poichè Carlo che forse aveva intuito la relazione tra la moglie e il suo migliore amico, era andato lì, intenzionato a registrare la loro conversazione. Quel che è certo è che dalle campagne di Ciacullo non è mai tornato indietro, così come certo è che il giorno dopo la macchina di Carlo è stata ritrovata in una zona alla periferia di Palermo, posteggiata e chiusa a chiave, poco distante dall’imbocco dell’autostrada. Secondo gli inquirenti si è trattato di un tentativo di sviare le indagini.

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