Un tragico incidente è accaduto nel plesso “Don Milani” dell’istituto “Sferracavallo” di Palermo: una finestra si è staccata improvvisamente a causa di una violenta raffica di vento ed è piombata addosso a due alunni di otto anni che in quel preciso momento stavano pulendo i loro pennelli. I due bambini, che frequentano la terza elementare, si erano recati in bagno per pulire i pennelli dopo aver disegnato e colorato durante la precedente lezione.
All’improvviso, mentre i due ragazzini erano davanti ai lavandini una finestra si è staccata dalla parete ed è precipitata addosso ai due alunni. I bambini sono rimasti feriti, hanno riportato diverse lesioni e anche un lieve trauma cranico, ma non sono in pericolo di vita. I due ragazzini sono stati portati al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale “Cervello” e sono stati tenuti sotto osservazione per verificare le loro condizioni di salute. Uno dei due bambini ha avuto bisogno di una Tac, che è stata immediatamente eseguita per precauzione.
Non è la prima volta che la scuola “Don Milani” ha a che fare con episodi di questo genere: il motivo principale è che le classi della succursale si trovano in uno scantinato di un palazzo, e a quanto pare e le aule non sono adatte ad essere utilizzate per far lezioni agli alunni. Spesso i genitori hanno messo in evidenza questa situazione, ma dopo questo spiacevole episodio minaccinao di non portare più i bambini in quel luogo. Infatti sono cominciate le proteste per far eseguire gli interventi di manutenzione e assicurare protezione e sicurezza ai ragazzini.
Le istituzioni spesso non ascoltano le proteste dei genitori e a volte devono prima accadere i danni per effettuare opere di manutenzione che dovrebbero garantire la sicurezza nelle scuole. Per fortuna la tragedia questa volta è stata evitata, ma speriamo che si corra ai ripari prima che succeda veramente qualcosa di irreparabile. Garantire la sicurezza nelle scuole italiane è un dovere delle istituzioni e i genitori hanno tutte le ragioni per protestare e non voler mandare più i figli a scuola. E hanno intenzione di continuare la protesta anche per lungo tempo se non vedono subito i fatti.