Palermo, autista dell’autobus massacrato di botte da un gruppo di ragazzi

Un autista dell'Amat è stato massacrato di botte da un gruppo di ragazzi. Delle dinamiche assurde raccontate dai passeggeri testimoni, ora si cercano gli aggressori.

Palermo, autista dell’autobus massacrato di botte da un gruppo di ragazzi

E’ stata definita una vicenda incresciosa dal presidente dell’Amat, Michele Cimino, che ha commentato quanto accaduto a Palermo ed espresso la sua solidarietà all’autista 49enne che è stato picchiato barbaramente durante un turno di lavoro. Un fatto raccontato dai passeggeri all’interno dell’autobus che sono ora gli unici testimoni della vicenda.

L’autista è stato portato d’urgenza presso l’ospedale vicino, in codice rosso. Inizialmente si pensava potesse aver subito danni molto gravi e permanenti, ma una TAC ha fortunatamente rivelato che l’uomo si trova fuori pericolo di vita e con ferite guaribili. Ora è iniziata la ricerca del gruppo di ragazzi che hanno commesso il terribile crimine.

L’aggressione

Una vicenda che è stata descritta come un atto di violenza gratuito e senza senso ai danni dell’autista 49enne Mario Covais, ancora ricoverato all’ospedale con ferite molto gravi. 

A raccontare quanto accaduto sono stati i passeggeri dell’Amat, presenti al momento dell’aggressione ed unici testimoni. Da quanto è stato affermato, il gruppo di ragazzi si trovava alle spalle dell’autobus a bordo di una macchina. Gli aggressori hanno tamponato il veicolo e, dopo essere scesi dalla loro automobile hanno provato ad aprire il vano motore dell’autobus, scatenando così la reazione di Mario Covais che ha urlato loro di andarsene e di smetterla di distruggere la vettura. I passeggeri hanno contato almeno dieci ragazzi che colpivano l’autista, affermando di non aver mai visto una violenza di tale portata.

Ancora non si conoscono le identità degli aggressori, ma sono molte le autorità coinvolte che stanno lavorando sul caso per poter dare giustizia all’autista rimasto gravemente ferito. Sull’accaduto si è espresso anche il presidente dell’Amat, Michele Cimino, che oltre ad aver fatto visita al 49enne, ha anche sottolineato la mancanza di vigilantes che dovrebbero tutelare gli autisti sul posto di lavoro, puntando così il dito verso coloro che continuano a non voler prestare attenzione a questo delicato tema.

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