Palermo, 4 arresti per maltrattamenti in casa di riposo: "Ti ammazzo a legnate"

A Palermo sono stati scoperti maltrattamenti su anziani in una casa di riposo, definita dagli investigatori: "un lager". Inoltre, nella struttura non venivano rispettate le norme anti-covid.

Palermo, 4 arresti per maltrattamenti in casa di riposo: "Ti ammazzo a legnate"

In una casa di riposo di Palermo, quattro persone sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti su anziani, lesioni e violazioni di norme anti-covid. Tra gli arrestati un amministratore della struttura e tre dipendenti. Gli accusati sono al momento agli arresti domiciliari, mentre la struttura su cui è stato disposto il sequestro è stata affidata ad un amministratore giudiziario per permettere il continuo dell’attività e per la salvaguardia degli anziani presenti in essa.

Le indagini sono state disposte dal Dipartimento fasce deboli della Procura di Palermo nei confronti della onlus ” I nonnini di Enza” di Palermo. Gli ospiti della struttura venivano minacciati, strattonati, presi a calci e schiaffi, oltre a subire parole denigranti come: “Ti prendo a bastonate, t’ammazzo a legnate” o “cosa inutile… devi buttare il sangue qua e devi morire, tanto se muori che mi interessa”. 

L’inchiesta è partita grazia alla denuncia di un ospite della onlus; così attraverso lo sviluppo di intercettazioni è stato possibile documentare i diversi episodi e le diverse forme di maltrattamento psicologico e fisico a cui gli anziani erano sottoposti, vivendo così in un clima di terrore costante. Infatti, in meno di due mesi, sono stati registrati molteplici episodi di oppressione e oltraggio, ripetute in modo “ciclico” ai danni degli anziani.

Il gip ha reso noto che le violenze fisiche e morali messe in atto dagli indagati avevano quindi un “consolidato modus operandi” con obiettivo di prevaricazione e sopraffazione. Antonio Quintavalle Cecere, comandante provinciale della Guardia di finanza ha dichiarato la struttura come” un vero e proprio lager per gli ospiti, uno spaccato di nefandezze veramente deprimente”.

Oltre alle accuse di lesioni e maltrattamenti, gli accusati dovranno rispondere anche della accuse di mancato rispetto delle norme di contagio anti-covid e dei reati di sicurezza sul luogo di lavoro, in quanto durante le intercettazioni e indagini è stato rilevato che i dipendenti della struttura non usavo dispositivi di protezione individuale, nonostante entrassero in contatto in un ambiente chiuso con soggetti particolarmente vulnerabili.

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