Una donna di 43 anni, residente a Palagiano, in provincia di Taranto, è stata arrestata dai Carabinieri con l’accusa di maltratt@menti in famiglia. L’episodio, che ha scosso la comunità locale, è emerso dopo anni di tensioni domestiche culminate in un grave episodio verificatosi alla fine di settembre. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, dopo l’ennesima @ggressione nei confronti del coniuge.
L’indagine è partita il 29 settembre, quando la donna avrebbe ferito il marito al braccio sinistro con un oggetto da taglio durante una lite in casa. In un primo momento, l’uomo aveva cercato di minimizzare l’accaduto, riferendo ai sanitari che si trattava di un semplice incidente domestico. Tuttavia, il giorno seguente, approfittando dell’assenza della moglie, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri per raccontare la reale dinamica dei fatti e riferire anche di altri episodi di maltr@ttamento avvenuti nel tempo ma mai denunciati.
I militari della Stazione di Palagiano, supportati dall’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Massafra, hanno immediatamente attivato il protocollo previsto dal “Codice Rosso”, che tutela le persone coinvolte in contesti familiari violenti. Nonostante la mancata denuncia iniziale e il rifiuto del marito di lasciare la casa, le autorità hanno avviato gli approfondimenti giudiziari necessari.
Pochi giorni dopo, nella tarda serata di venerdì, una nuova richiesta di intervento ha confermato la gravità della situazione. L’uomo ha contattato il numero di emergenza 112 per chiedere aiuto durante un’ulteriore lite domestica. Quando i Carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato la 43enne mentre stava nuovamente @ggredendo il marito, impugnando un coltello.
Il coniuge presentava ferite e contusioni al capo e agli arti ma ha rifiutato il ricovero, decidendo tuttavia di sporgere una formale denuncia-querela contro la moglie. La donna è stata immediatamente arrestata e, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, trasferita agli arresti domiciliari presso l’abitazione di una parente.
Il provvedimento è stato disposto in considerazione della gravità e della reiterazione dei comportamenti denunciati. Le indagini proseguono per ricostruire nel dettaglio la storia familiare e gli episodi precedenti, che secondo quanto emerso sarebbero durati nel tempo ma non erano mai stati segnalati formalmente alle autorità. L’intervento dei Carabinieri, avvenuto in due momenti distinti, evidenzia l’importanza del “Codice Rosso” come strumento di tutela immediata per chi subisce violenze domestiche, indipendentemente dal genere. In questo caso, la tempestiva attivazione del protocollo ha permesso di mettere in sicurezza la persona offesa e di impedire il ripetersi di nuove @ggressioni.