Padre stupra la figlia di 15 anni per "curarla" dall’omosessualità

A Termini Imerese un padre decide di "curare" la figlia 15enne dalla sua omosessualità rinchiudendola in camera, picchiandola e stuprandola con la complicità della moglie. I due genitori sono in attesa di condanna da parte della procura.

Padre stupra la figlia di 15 anni per "curarla" dall’omosessualità

Un ennesimo caso di violenza sui minori perpetrato in famiglia. I fatti in oggetto sono accaduti Termini Imerese, un paese appartenente alla provincia della Città Metropolitana di Palermo. In questo paese un padre di una ragazzina di 15 anni ha deciso di punire la figlia per il suo orientamento sessuale. L’uomo ha deciso che sua figlia doveva subire una punizione “esemplare” perchè “non voleva saperne di essere normale”, l’ha messa in atto picchiandola violentemente, rinchiudendola in una stanza e stuprandola per “convertirla”.

I fatti sono accaduti nel 2011, quando la ragazza aveva 15 anni, ma sono stati denunciati solo nel 2016 anno in cui la ragazza ha raggiunto la maggiore età e si è potuta liberare dall’agemonia famigliare. Dalla denuncia è emersa una storia agghiacciante che è parsa una vera e propria spedizione punitiva.

La ragazza ha raccontato che “vennero a prendermi a scuola e mentre eravamo in auto iniziarono a picchiarmi. Una volta rientrati a casa mio padre si è spogliato gridandomi “questo devi guardare, non le donne!”. La ragazza ha raccontato che la madre prima di rinchiuderla in camera, dove l’attendeva il padre per stuparla, ha urlato “meglio morta che lesbica!“.

La sorella della vittima ha letto i messaggi sul cellulare della sorella, ed ha avvisato i genitori sul contenuto dei messaggi. I genitori, attraverso quei messaggi, hanno appreso del suo orientamento omosessuale ed hanno iniziato ha perpetrare violenze nei confronti della ragazza.

La procura ha chiesto una condanna di 8 anni per il padre accusato di maltrattamenti, stalking e violenza su minore mentre per la madre è stata chiesta una condanna a 2 anni per maltrattamenti e stalking. Il processo si sta svolgendo con rito abbreviato, la prossima udienza si terrà a giugno. L’avvocato dei genitori per sostenere la sua linea difensiva dichiara “diverse volte, anche davanti altri giudici, è emersa chiaramente l’inaffidabilità della ragazza e l’assenza di elementi certi relativamente alla responsabilità penale dei genitori per i gravi fatti di cui sono accusati”.

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