Padre Nostro: cambia la preghiera insegnata da Gesù

Dopo Pasqua, la nuova versione del 'Padre Nostro' sarà ufficiale e in tutta la Chiesa Cattolica ci si rivolgerà a Dio chiedendo di "non abbandonarci alla tentazione".

Padre Nostro: cambia la preghiera insegnata da Gesù

Ad annunciare le date in cui uscirà il nuovo messale con il Padre Nostro modificato è stato monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto. Il noto teologo ha spiegato le motivazioni che hanno convinto i vescovi italiani a cambiare la frase “non indurci in tentazione” in “non abbandonarci alla tentazione“, allorché ha detto: “Dio ci ama, non ci tende trappole per cadere nel peccato”.

Prima di cominciare a pregare con la nuova formula, si dovranno aspettare ancora due mesi e mezzo, i tempi richiesti per la sua approvazione ufficiale, mentre – perché venga introdotta nella messa – l’attesa diventa più lunga, dieci mesi. Scrive AdnKronos: “sono i tempi per la nuova versione italiana della preghiera universalmente più conosciuta e più recitata dai cristiani di tutto il mondo: il Padre Nostro”.

La Conferenza Episcopale Italiana (Cei), sollecitata anche da Papa Francesco in diverse occasioni, ha deciso di sostituire la frase “non indurci in tentazione” in “non abbandonarci alla tentazione“, perché più vicina al significato originario e alla missione di Gesù che è venuto a rivelarci l’amore del Padre. Altre ipotesi suggerite erano: “non lasciarci in tentazione” e “non abbandonarci nella tentazione“.

Le date che monsignor Bruno Forte, uno dei più influenti teologi presenti in Vaticano, ha rilasciato in un’intervista a margine del Forum internazionale di Teologia alla Pontificia Università Lateranense conclusosi ieri 28 gennaio, sono queste: “Il Messale con la nuova versione del Padre Nostro uscirà subito dopo Pasqua“, che nel calendario di quest’anno si celebra il 12 aprile, mentre “l’uso liturgico della preghiera modificata sarà introdotto a partire dalle messe del 29 novembre prima domenica di Avvento“.

Già le parrocchie si stanno attivando per rendere più semplice e lineare la memorizzazione della parte finale della preghiera insegnata da Gesù con grandi cartelloni sotto l’altare che riportano il Padre nostro con la parte cambiata scritta con carattere evidente e foglietti distribuiti tra i banchi.

Continua a leggere su Fidelity News