Il padre, jihadista, lo trascina con sé in Siria. Finalmente poche ore fa è tornato a casa ed ha potuto riabbracciare sua madre.
Una storia a lieto fine, fortunatamente quella di Erion, il piccolo di soli 8 anni trascinato dal padre con sé in Siria per unirsi allo Stato Islamico. Il piccolo, di origini kosovare, ha potuto riabbracciare la madre grazie ad un’operazione di intelligence durata ben cinque mesi.
Ad annunciare il successo dell’operazione Hashim Thaci, premier kosovaro. Le forze dell’intelligence, infatti, sono riuscite a ritrovare il piccolo Erion, che il padre aveva portato con sé in Siria, ed a ricondurlo tra le braccia della madre.
Come ha lui stesso dichiarato è stata un’operazione molto “complicata e pericolosa”, che però si è conclusa nel migliore dei modi per questo bambino, che è potuto finalmente tornare a casa, contrariamente ad altri piccoli portati via dai genitori che non riescono più a fare ritorno.
Il padre di Erion lo aveva portato via alla madre, Pranvera Zena, nel mese di giugno 2014 contro la sua stessa volontà. Da quel momento la madre aveva visto di lui soltanto delle fotografie del piccolo tramite i social media in cui il figlio appariva in compagnia dei militanti dello stato islamico oppure dei loro familiari.
Il padre quel giorno aveva dichiarato di voler portare il figlio a fare una gita, ma poi di lui non aveva avuto più notizie. L’uomo, infatti, era passato in Albania e attraverso la Turchia era arrivato in Siria. Un vero e proprio incubo per questo bambino, ma anche per la madre, la quale in tutti questi mesi ha lottato per riportare il figlio a casa.
Ora finalmente Erion è tornato tra le braccia della madre, lontano dal padre che lo aveva allontanato e portato via per seguire il nuovo Stato Islamico. Una storia finalmente a lieto fine.