Padova: Uccide la moglie, indagati gli psichiatri

L'uomo di 81 anni, era appena stato dimesso dall'ospedale, poi il folle gesto; la tragedia è avvenuta a Padova, indagati i medici che lo avevano curato; da chiarire la posizione dei due medici

Padova: Uccide la moglie, indagati gli psichiatri

La tragedia è accaduta a Padova, vittima una donna per mano del marito.

Un omicidio – suicidio, per cui finiscono nel registro degli indagati due psichiatri. L’uomo un 81 enne, era appena stato dimesso dall’ospedale per volere dei due medici prima di tornare a casa e compiere il folle gesto. Prima aveva ucciso la moglie, poi aveva chiamato i carabinieri, infine aveva confessato il delitto e l’aveva fatta finita.

Quando i carabinieri sono arrivati nella casa di via Brancaglia hanno trovato prima lei, Edda Rossetto, in una pozza di sangue. Era stata uccisa con un coltello da cucina, una lama da 17 cm. I carabinieri hanno trovato Zaramella solo dopo alcuni minuti e dopo aver passato al setaccio l’intera casa: si era impiccato ad una trave della rimessa degli attrezzi, nel giardino di casa.

I due medici intanto, un uomo e una donna,entrambi sulla cinquantina, hanno ricevuto un avviso di garanzia firmato dal sostituto procuratore di Rovigo Fabrizio Suriano, che li accusa di omicidio. Perchè secondo il magistrato rodigiano, i due medici hanno giocato un ruolo fondamentale nelle tragedia.

La procura infatti, nell’immediatezza dell’omicidio – suicidio, era andata a scavare negli archivi della sanità, acquisendo tutte le cartelle cliniche del caso. Le indagini hanno spinto il sostituto procuratore di Rovigo Fabrizio Soriano ad accusare i due psichiatri di omicidio per aver causato la morte della donna, attraverso una condotta di carattere omissivo. In pratica non avrebbero impedito che Pietro Zaramella, ricoverato da una ventina di giorni nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Monselice, uccidesse la moglie.

Secondo la procura infatti i due medici non avrebbero dovuto autorizzare le dimissioni dell’ 81 enne dall’ ospedale. L’uomo ha ucciso la moglie il giorno dopo essere stato dimesso. 

Per la procura il passaggio di così poco tempo dalle dimissioni all’uccisione della donna da parte del marito, dimostra che l’uomo non avesse ancora risolto i problemi di salute che lo avevano costretto ad essere ricoverato per diversi giorni.

Tutta da chiarire poi, sarà la situazione dei due medici accusati di omicidio, infatti per gli inquirenti sarebbero diverse le posizioni dei due medici dell’ USL 17, che hanno trattato il caso dell’uomo.

Da sottolineare che le indagini della procura, sono partite dopo che i figli della coppia avevano denunciato il vuoto assistenziale attorno ai genitori.

Le parole pronunciato dall’uomo nella telefonata ai carabinieri sono state “Ho appena ucciso mia moglie, ora mi ammazzo”.

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