Padova, sinistro in un’azienda agricola: ragazzo di 27 anni muore folgorato

Umberto Coghetto, operaio di 27 anni, è deceduto folgorato il 7 marzo mentre lavorava nel Padovano. Durante il montaggio di una tensostruttura, ha urtato i cavi dell'alta tensione.

Padova, sinistro in un’azienda agricola: ragazzo di 27 anni muore folgorato

Un’altro sinistro sul lavoro scuote il Veneto. Nel pomeriggio del 7 marzo, intorno alle 16:15, Umberto Coghetto, un giovane operaio di 27 anni originario di Nervesa della Battaglia, ha perso la vita in un sinistro sul lavoro nel Comune di Agna, in provincia di Padova. L’episodio si è consumato all’interno dell’impresa agraria Tocchio, situata in via Mure, dove il giovane era impegnato nel montaggio di una tensostruttura. Durante l’operazione, l’operaio ha accidentalmente urtato i cavi dell’alta tensione, rimanendo folgorato.

I soccorsi sono stati immediati, ma per Umberto Coghetto non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Piove di Sacco e i tecnici dello Spisal, l’ente preposto alla sicurezza sul lavoro, per avviare le indagini e ricostruire la dinamica del sinistro. In seguito all’accaduto, l’attività nell’azienda è stata immediatamente sospesa per permettere gli accertamenti del caso.

I colleghi del ragazzo, operai esterni che stavano eseguendo i lavori insieme a lui, sono rimasti scossi. La BR Technology di Volpago del Montello, l’azienda per cui lavorava Coghetto, è ora al centro delle verifiche per accertare eventuali responsabilità sulla sicurezza dei lavoratori.

La scomparsa di Umberto Coghetto ha suscitato forte indignazione tra i sindacati e le istituzioni. Mauro Visentin, segretario generale della CGIL di Treviso, ha espresso la sua rabbia per l’ennesima disgrazia sul lavoro.

Il sinistro di Agna si inserisce in un quadro più ampio e allarmante: i decessi sul lavoro in Italia continuano a essere un problema grave e irrisolto. Ogni anno centinaia di lavoratori perdono la vita a causa di carenze nelle misure di sicurezza, mancata formazione e mancanza di controlli adeguati.

I sindacati da tempo denunciano la necessità di un rafforzamento delle misure di prevenzione, dell’inasprimento delle sanzioni per le aziende che non rispettano le normative sulla sicurezza e di un maggior numero di ispettori per controllare le condizioni di lavoro. Tuttavia, nonostante le promesse delle istituzioni, i sinistri continuano a verificarsi.

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