Ancora violenza ai danni di persone di colore. Questa volta la vittima è un uomo di 49 anni di origini nigeriane, da più di vent’anni in Italia. L’uomo si è presentato con il volto tumefatto dai carabinieri per denunciare un vigile urbano di Padova che, secondo la sua versione, lo avrebbe picchiato selvaggiamente dopo averlo fermato con un biglietto dell’autobus ritenuto non valido. Oviawe Prensley, questo il nome dell’uomo, si è rivolto anche all’Associazione difesa lavoratori Cobas di Viale Cavallotti che, insieme all’associazione Razzismo Stop, lo accompagnerà e lo sosterrà nella ricostruzione dei fatti e nella denuncia di quanto accaduto.
Secondo quanto raccontato dall’uomo, mercoledì pomeriggio era salito su un autobus extraurbano per recarsi al supermercato. Un tragitto fatto tante altre volte, ma che quel pomeriggio gli ha riservato uno spiacevole incidente. Salito sul mezzo, infatti, avrebbe timbrato nuovamente il biglietto utilizzato in un autobus poco prima rendendolo, a detta dell’autista, non più valido. Per questo il conducente ha chiesto l’intervento dei controllori, i quali, notata una pattuglia dei vigili urbani, sono scesi dall’autobus insieme all’uomo. È proprio in questo momento che, secondo la versione del 49enne, uno degli agenti avrebbe iniziato a strattonarlo ed a colpirlo ripetutamente anche al volto senza alcun motivo, dal momento che l’uomo aveva persino accettato di essere multato.
Dopo essere stato portato in ospedale e medicato, l’uomo è stato condotto al comando dei vigili urbani dove è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, accusa che Oviawe Prensley nega categoricamente fornendo una versione completamente diversa.
I vigili, invece, sostengono che l’uomo si sia ribellato, abbia opposto resistenza tanto che sarebbe scaturita una violenta colluttazione e che, nel tentativo di fuggire, sarebbe caduto ferendosi al volto. Le indagini sono ancora in atto per cercare di stabilire e di ricostruire la reale versione dei fatti e per capire quali siano le colpe in questa vicenda e le relative sanzioni che andranno applicate.
Le associazioni contro il razzismo si dichiarano sul piede di guerra dal momento che, qualora venisse accertato ovviamente, si tratterebbe in un atto di razzismo e di violenza davvero inaudito. Bisognerà attendere i prossimi giorni per avere ulteriori dettagli della vicenda.