Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato al sequestro di materiale di cancelleria prodotto senza alcun rispetto per le leggi vigenti. Si tratta complessivamente di ben 156mila pezzi, sequestrati nel corso di due distinte operazioni, una avvenuta nel mese di agosto, l’altra ai primi di settembre.
Ad eseguire l’intervento sono stati gli agenti coordinati dal capitano Daniele Leonetti, che hanno condotto indagini approfondite prima di individuare i responsabili della vicenda e la zona dove era tenuta la merce. Dopo aver controllato diverse attività commerciali operanti nella zona industriale di Padova, la guardia di finanza ha sequestrato centinaia di migliaia di pezzi di cancelleria fra cui pennarelli, penne, matite, evidenziatori, nastri e temperamatite, il cui utilizzo avrebbe potuto essere nocivo per studenti e consumatori in genere.
Nello specifico, oltre 63mila prodotti riportavano il marchio “CE” contraffatto, per trarre le persone in inganno e indurle ad acquistarli pensando che fossero sicuri. Invece, i prodotti non provenivano dall’Europa ma dalla Cina, precisamente da un’azienda che li ha realizzati senza aver effettuato alcun test di idoneità alle regole vigenti nazionali e comunitari.
Per quanto riguarda i restanti articoli, sono stati individuati 93mila pezzi non contenenti indicazioni tali da permettere di identificarli. A verificare la tossicità dei pezzi rinvenuti nell’ingrosso della zona commerciale di Padova ci stanno pensando i chimici del laboratorio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Ai responsabili legali di questo ingrosso è stata elevata una sanzione di 30 mila euro e nei loro confronti è stata emessa una segnalazione per mancato rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza nella diffusione di materiale scolastico. La guardia di finanza, come sempre, cerca di contrastare il propagarsi di fenomeni illegali per tutelare il più possibile gli studenti e i consumatori, ma anche per tutelare il Made in Italy, sinonimo di qualità e sicurezza.