Padova, immigrato pluripregiudicato liberato dal giudice torna subito a delinquere

Corre a petto nudo tra le auto in strada e viene arrestato: picchia due poliziotti. Viene subito rilasciato nonostante la sua fedina penale non sia propriamente pulita. Furibondo il sindacato di polizia: "Cos'altro dovrà fare prima di finire dentro?".

Padova, immigrato pluripregiudicato liberato dal giudice torna subito a delinquere

Un altro episodio di violenza che vede coinvolto un immigrato clandestino, accompagnato dall’eccessiva indulgenza di una magistratura italiana che sembra davvero aver perso il contatto con la realtà. A Padova, un tunisino è stato arrestato per aver picchiato due poliziotti che lo avevano fermato dopo che l’uomo, un 37enne in evidente stato di agitazione, correva a petto nudo tra le auto che transitavano in quel momento.

Tutto normale se non fosse che l’uomo, dopo essere stato denunciato e processato per direttissima, ha incontrato l’ennesimo giudice “benevolo” oltre qualsiasi senso logico, che lo ha rilasciato dopo poche ore, permettendo all’uomo di tornare alla carica, in un’altra zona della città, manifestando intemperanze a bordo di un tram.

Una vicenda che ha fatto infuriare non i cittadini, che pure ne avrebbero tutto il diritto, ma gli stessi sindacati di polizia, perché il 37enne era già noto alle forze dell’ordine per aver collezionato una miriade di reati penali, tra cui il tentato omicidio di un connazionale 26enne. Ma, anche in questa occasione, il giudice lo aveva assolto e lui aveva continuato a delinquere: furto, spaccio, rissa, violenza.

Il sindacato di polizia è furibondo e si sfogo contro i giudici: “Da un controllo si è accertato che il soggetto in questione era già stato fermato innumerevoli altre volte dalle forze dell’ordine per gli stessi reati, per violenza in famiglia, reati di spaccio e chi più ne ha più ne metta. Chiediamo di quali altri reati si debba ancora macchiare questo tunisino”.

Stesso tono usato anche dal sottosegretario Massimo Bitonci, secondo cui la decisione della magistratura di rimettere in libertà un pluripregiudicato, con una sfilza di precedenti penali e ritenuto dalle forze dell’ordine socialmente pericoloso, “vanifica il duro e rischioso lavoro degli operatori della sicurezza. Auguri di pronta guarigione ai due agenti rimasti feriti“.

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