La famiglia Calò, formata dai due genitori e ben 14 figli, è apparsa più volte in varie trasmissioni televisive, diventando così molto conosciuta al pubblico che spesso si è interessato alle vicende di una delle famiglie più numerose del Bel Paese, che in passato è apparsa sempre come una grande famiglia felice.
La famiglia è spesso balzata alla cronaca per i numerosi appelli di aiuto che, nelle trasmissioni nelle quali si recavano, faceva il capofamiglia, il signor Ferruccio Calò, che denunciava sempre le gravi difficoltà economiche nella quale si trovavano, sottolineando il fatto che l’uomo stava anche rischiando di perdere il lavoro.
Sembra però che non ce l’abbia fatta, Ferruccio, a vivere in quella quotidianità così difficile, ma anche piena di amore. Infatti, ha lasciato tutte le responsabilità alla moglie, già ribattezzata la super mamma d’Italia, Alessandra Bartoletto, che da qualche tempo si è ritrovata da sola a dover provvedere ai bisogni di una famiglia così numerosa.
Per denunciare le sue difficoltà, dovute all’abbandono del marito, la donna ha scelto le telecamere della trasmissione ‘Tagadà’, di ‘La7’, per lanciare l’ennesimo appello. La donna, però, sta riuscendo nel suo compito di madre e di capofamiglia e, come come lei stessa racconta, per le scelte più difficili si avvale della consulenza dei figli più grandi, che ormai hanno 24 anni di età ed aiutano come possono la madre, i cui figli hanno età compresa tra i 2 ed i 24 anni.
Il buon Ferruccio sembra li abbia abbandonati ormai da due anni, senza nemmeno conoscere la sua ultima figlia. Quello che la donna non riesce a spiegarsi è come può per un uomo finire l’amore per i propri figli, ed abbandonarli così. Numerose le manifestazioni di solidarietà, sia dai compaesani che dalle persone che hanno assistito alla trasmissione e che si sono commossi di fronte alla storia di questa super-mamma.
La speranza, adesso, è che qualcosa di positivo possa riportare il sorriso sulla bocca di mamma Alessandra e dei suoi 14 figli, nonostante le difficoltà di tutti i giorni.