Padova: colpisce l’amico con la palla, per sbaglio. Aggredito brutalmente

Al parco insieme per giocare. Ma la palla colpisce il compagno al momento in panchina. La reazione è incontenibile: con un pugno manda all'ospedale l'amico.

Padova: colpisce l’amico con la palla, per sbaglio. Aggredito brutalmente

La forza di un ragazzino a 18 anni è davvero enorme, troppa se non è controllata com’è successo a Padova, quando un pugno dritto dritto al volto ha staccato un canino all’amico, storto un secondo dente, e solo ulteriori controlli e lastre potranno dire se anche la mandibola sia fratturata, come si sospetta.

Alla vittima, un ragazzino di 17 anni, dopo una notte al pronto soccorso, sono stati dati dieci giorni di prognosi, tempo sicuramente insufficiente per elaborare e dimenticare quanto accaduto martedì sera quando, dopo cena, come altre volte, si era incontrato con gli amici al parco degli Alpini a Padova, in zona Montà.

Stavano giocando a pallone, il diciasettenne avrebbe dato un calcio troppo forte al pallone che è andato a colpire un diciottenne seduto in panchina. Una pallonata involontaria, ma il diciottenne è saltato in piedi, si è avvicinato innervosito al diciasettenne, e l’ha colpito al volto. Nessun diverbio, nessuna lite, nessuna parola: solo una reazione fuorimisura, incontrollata.

Il diciassettenne, sanguinante, è tornato immediatamente a casa, e la madre l’ha portato al pronto soccorso dove si son fermati “fino alle 2 di notte“, come riferisce la donna. Il giorno dopo, madre e figlio sono tornati all’ospedale per gli ultimi controlli e la tac, per capire se anche una parte dell’osso fosse rotta. Alla mamma del diciasettenne ferito resta una domanda: “Questi giovani ricorrono troppo facilmente alla violenza. Come si fa ad aggredire così un amico?“.

Anche due anni fa il diciassettenne, nello stesso parco, aveva subito un’aggressione: “Quella volta era stato minacciato con un coltello e costretto a consegnare il portafoglio“, ha riferito la madre, aggiungendo: “Credo che non ci siano abbastanza controlli in questi luoghi pubblici dove i ragazzi sono soliti trovarsi. A mio parere, andrebbero presi dei provvedimenti“. La donna, per l’episodio di martedì, si è rivolta a un legale, perché ha tutta l’intenzione di sporgere denuncia. 

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