Padova, body builder trovato morto dopo una gara: cause sconosciute

Dramma nel body building.a causa di Daniele Pozzi, 23 anni, body builder trovato morto nel letto, successivamente alla gara svoltasi il giorno prima, dalla fidanzata che lo aveva assistito durante le gare.

Padova, body builder trovato morto dopo una gara: cause sconosciute

Noto body Builder di 23 anni, Daniele Pozzi, è stato trovato morto nel suo letto all’interno della stanza dell’hotel BeB, Padova a via Pescarotto, presso cui aveva alloggiato durante il periodo di gare con la fidanzata. Il giovane culturista, e istruttore in varie palestre di Varese, era originario della medesima provincia, appartenente alla classe 1996, ed era riuscito ad aggiudicarsi 4 medaglie durante la competizione tenutasi in quei giorni donando grande orgoglio e soddisfazione ad amici e familiari, come è possibile notare dalle sue ultime attività sui social network. 

La scoperta della sua morte è stata effettuata, alle ore 06:00 del 23/09/2019, dalla fidanzata, di 44 anni, che è stata al suo fianco per l’intero weekend di gare tenutasi alla fiera veneta.   

È giallo sulla prematura scomparsa in quanto Daniele solo poche ore prima si era alzato per andare in bagno e nulla lasciava presagire tale epilogo: questo quanto raccontato dalla fidanzata alle forze dell’ordine: la salma di Daniele Pozzi (body builder) è sotto i controlli dell’autorità giudiziaria e del pubblico ministero.   

Si attendono gli esiti dei primi accertamenti medici per poi disporre l’esame autoptico per una maggiore chiarezza: non si conoscono le cause della prematura morte in quanto non sono stati evidenziati segni di effrazione, segni di violenza, colluttazioni o altre tipologie di eventi sinistri all’interno della stanza. Né sono state trovate droghe o sostanze di alcun tipo che potrebbero indurre ad una qualche ipotesi sul decesso: ciò è quanto stabilità dai carabinieri del Norm che hanno già effettuato tutti i rilievi. Una prima ipotesi è che il giovane sia morto nel sonno siccome non sono stati trovati segni di violenza o di colluttazioni.   

Sul profilo Facebook Daniele era molto seguito da amici, familiari e ammiratori del campo, seguito principalmente per le sue esibizioni e negli ultimi giorni riceveva commenti di acclamazione per le medaglie che esibiva con orgoglio. Quello stesso profilo e quelle stesse foto, appena la notizia ha iniziato a diffondersi, è stato sommerso di messaggi di cordoglio.

Continua a leggere su Fidelity News