Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. Anche in tempo di pandemia. Con un particolare da far rabbrividire: i 10 uomini più ricchi del mondo attualmente potrebbero finanziarie la vaccinazione dell’intera popolazione mondiale. È il segno più evidente di una diseguaglianza economica che non accenna a diminuire e che, anzi, si allarga.
I primi dieci Paperon de Paperoni del pianeta, nei mesi della pandemia, hanno visto aumentare la loro ricchezza di 540 miliardi di dollari, quanto basterebbe per coprire i costi della vaccinazione di massa. A dirlo è un rapporto mondiale che fotografa la situazione finanziaria al tempo del Coronavirus, sottolineando come nel mondo i super-ricchi abbiano raggiunto il massimo storico di 11.950 miliardi di dollari.
Sono le ingiustizie di un capitalismo che arricchisce pochi e impoverisce molti, depauperando le risorse di interi Paesi e fingendo di distribuire risorse che sono invece concentrate nelle mani di pochi eletti, che sono quasi sempre gli stessi, da almeno dieci anni a questa parte, da Bill Gates a Jeffrey Bezos, passando per Mark Zuckerberg.
La Banca Mondiale prevede che, senza interventi dei governi per ridurre il divario, tra 10 anni, mezzo miliardo di persone vivranno con 5 dollari al giorno, finendo vittime di un sistema economico iniquo in cui un’élite di ultra-miliardari ha accumulato capitali anche durante la più grave crisi economica e sanitaria del Dopoguerra, contrapponendosi alla massa finita invece sull’orlo della miseria e della sopravvivenza.
La globalizzazione, tanto auspicato dai teorici del mercato, anziché apportare benefici, ha ulteriormente allargato la forbice tra ricchi e poveri, alimentando ingiustizie economiche e generando pericolose tensioni sociali che aumentano via via che le imprese chiudono e le persone restano senza lavoro. Come le donne, le più colpite dalla crisi, che, dall’inizio della pandemia, hanno rinunciato a sogni e a progetti per il futuro.