Otto giovani sono stati malmenati e rapinati dopo aver trascorso un sabato sera qualunque nella movida palermitana. L’aggressione è avvenuta in via Bandiera, a Palermo, alle cinque del mattino, e ad essere stati investiti dalla furia di alcuni teppisti sono stati 8 ragazzi poco più che ventenni. I rapinatori erano cinque e hanno fatto man bassa di smartphone e portafogli, ovviamente cose di cui disponevano i ragazzi. Tra i ragazzi aggrediti alcuni sono originari di Trabia e Termini Imerese, e stavano tornando a casa dopo una notte di divertimento quando improvvisamente sono stati avvicinati con una scusa da un ragazzo.
In pratica il teppista ha esposto ai giovani il problema di un’auto che era parcheggiata davanti ad un garage, ma era solo una scusa per fare fermare i ragazzi e aggredirli. Infatti, subito dopo sono volati calci e pugni e nella rissa sono intervenuti anche i ragazzi che si erano fermati a chiacchierare qualche metro più avanti. In mezzo al gruppo vittima della feroce aggressione c’era anche una ragazza che si è messa ad urlare in maniera spaventosa tanto da attirare l’attenzione dei residenti che hanno immediatamente allertato la polizia. Le forze dell’ordine sono accorse sul luogo della rissa per sedarla ma hanno trovato i ragazzi malmenati da calci e pugni e anche derubati. Hanno così interrogato i giovani nel tentativo di raccogliere informazioni utili per catturare la banda di teppisti.
Tre dei giovani investiti dalle botte sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale Civico. Uno di loro se l’è cavata con un occhio gonfio, un altro ha subito una sospetta lesione al timpano, e un terzo avrebbe riportato una costola fratturata. Nulla di grave per il resto del gruppo, tranne qualche escoriazione alle braccia e alla schiena. Le indagini sono partite e gli investigatori hanno già raccolto l’identikit degli aggressori. Sono al vaglio degli investigatori le telecamere poste nei negozi della strada per cercare di raccogliere qualche elemento utile ad identificare gli aggressori.
Una raccomandazione fatta dalla Questura è comunque da prendere in considerazione, ovvero quella di non circolare in strade meno frequentate in orari insoliti per sfuggire ad aggressioni e rapine, che difficilmente vengono compiute in strade popolate di gente. I ragazzi sono ancora scossi dalla brutta esperienza, e sperano che la polizia possa catturare i colpevoli.