Ostia (Roma), residenti compatti: l’ex colonia Vittorio Emanuele va sgomberata

Dopo la manifestazione di centri sociali e Anpi che ha scatenato infinite polemiche, sui social i lidensi hanno dato la loro sentenza, la colonia va sgomberata

Ostia (Roma), residenti compatti: l’ex colonia Vittorio Emanuele va sgomberata

Occupata da oltre vent’anni, al centro di numerosi blitz delle forze dell’ordine con arresti e denunce, la ex colonia Vittorio Emanuele situata ad Ostia (Roma), proprio davanti al mare, ormai per i cittadini di Ostia è un pericolo a cui mettere la parola fine.  

Un compro oro abusivo, animali macellati, droga, refurtive nel corso degli anni: è stato davvero trovato di tutto all’interno di quello che dall’esterno appare un fortino invalicabile. Vedette alle finestre pronte a tutto pur di non dare accesso ai cittadini, ai curiosi, a chi vorrebbe solo capire cosa accade.

Difesi ormai da anni da centri sociali e associazioni dell’estrema sinistra locale, all’interno dell’ex colonia al momento (secondo fonti delle politiche sociali di Roma Capitale) abitano due nuclei familiari e oltre 150 immigrati soli, uomini senza un lavoro, alcuni costretti addirittura a pagare per un posto letto notturno. 

Una situazione incandescente, situata addirittura davanti al mare e a quella che il X Municipio di Roma Capitale ha ribattezzato la spiaggia degli sposi, il primo punto che affaccia al mare, dove le coppie possono sposarsi e godersi il panorama locale. Peccato però che, alle loro spalle, parabole, panni stesi e vedette, la fanno da padrone in quello che sembra ormai un luogo off-limits di Ostia.

Da anni cittadini, comitati di quartiere, politica, chiedono lo sgombero immediato dell’area e la riqualifica che possa far tornare la struttura nelle mani dei cittadini. Esiste un vincolo sulla struttura: a quanto pare infatti deve essere utilizzata solo per fini sociali. Nel recente passato la proposta del consigliere di CasaPound, Luca Marsella, da tempo promotore delle richieste di sgombero, era quella di farla diventare una università, possibilità che ha ottenuto molti consensi tra i residenti. 

Un consiglio straordinario nel parlamentino lidense sul tema

È andato in scena un anno fa un consiglio straordinario caldamente richiesto da CasaPound e Fratelli D’Italia riguardo lo sgombero della struttura. Decine di documenti ed emendamenti che però hanno portato ad un nulla di fatto.

Al momento del voto infatti la maggioranza locale guidata dal M5S ha votato con parere contrario, insieme al Partito Democratico, facendo saltare ogni tipo di documento, ed inserendo un vincolo di sgombero solo ad avvenuta sistemazione di tutti gli occupanti. Un vespaio di polemiche è susseguito al consiglio, con accuse reciproche e attacchi diretti al M5S locale, reo di aver abdicato alle richieste di centri sociali e Anpi che già erano sul piede di guerra. 

Centri sociali e ex colonia 

Un binomio appurato è quello tra i centri sociali e gli abitanti dell’ex colonia. Sono molte le foto che ritraggono l’estrema sinistra all’interno della struttura. Feste, cene, campagna elettorale, tutto portato avanti nello spazio abusivo. Gli unici che al momento possono varcare il cancello sono loro.

Una levata di scudi si alza, infatti, ogni qualvolta qualcuno prova a toccare il tema sgombero, facendo uscire comunicati, annunci di presidi: il tema riesce sempre ad essere accantonato. Il 25 aprile in pieno lockdown basta andare sulla pagina Facebook di ROSSA, la nuova associazione creata dall’estrema sinistra locale per poter vedere foto di un pranzo fatto insieme agli immigrati, con tanto di fazzoletti rossi dell’Anpi

Cittadini sul piede di guerra

I cittadini sono esasperati. Non passa giorno, ormai, soprattutto dopo le ultime polemiche della sinistra riguardo l’occupazione di Area 121, che ci sia qualcuno che non chieda lo sgombero “Mandate via gli Italiani e difendete chi fa reati“, “Da anni fate i padroni della struttura e ora sgomberate donne e bambini“, sono solo alcune polemiche delle ultime ore.

L’aggressione ad un anziano, lo scorso inverno, davanti la struttura, colpevole di scattare alcune foto, e pestato a sangue da alcuni occupanti, lo scippo ad una turista con il ritrovamento dell’aggressore all’interno della colonia, e un blitz con ritrovamento di droga e soldi contanti e refurtive, hanno ormai messo a dura prova la tolleranza della cittadinanza, che ora chiede alla politica locale del parlamentino lidense un rapido intervento. “Non c’è sicurezza, noi chiusi in casa durante il lockdown e li dentro c’era di tutto, entravano ed uscivano, urinano fuori i muri, spacciano droga, noi stiamo attenti a tutto, andremo al mare distanziati e loro possono fare tutto? ora basta“, tuona Paolo N. residente della zona.  

Le intenzioni della politica 

Non sono chiare ancora le intenzioni politiche: a meno di un anno dalla fine del mandato del M5S non sono in programma sgomberi e tantomeno richieste da parte della giunta Raggi e della giunta locale guidata da Giuliana Di Pillo. Sul tema, il consigliere di CasaPound Italia, Luca Marsella, sembra avere ancora una volta le idee chiare “La colonia va sgomberata. Da anni vengono commessi reati in quella struttura e il Comune di Roma paga persino le utenzeNelle prossime settimane tornerò a dare battaglia in Municipio e siamo pronti a manifestare insieme ai residenti”.

Simile l’opinione del consigliere Pietro Malara, di Fdi: “La colonia deve essere sgomberata, devono essere tutelate le fasce più deboli presenti ma va ripristinata la legalità e data alla struttura una collocazione sociale adeguata“. A chiarire la situazione riguardo il pensiero dell’amministrazione locale è stato il consigliere e capogruppo grillino, Antonio Di Giovanni “É stato fatto un consiglio straordinario e ciò che abbiamo votato non cavalca la sofferenza sociale e la misera propaganda come viene fatto ultimamente.  Il nostro obiettivo è la sistemazione delle famiglie aventi diritto e la riqualificazione della struttura“.

Vedremo quindi cosa accadrà nelle prossime settimane, e se da qui ad un anno, scadenza naturale del mandato di amministrazione, saranno fatti interventi risolutivi di sgombero della struttura. Una cosa ormai è chiara a tutti: i residenti di Ostia sono sul piede di guerra e sono pronti ad una grossa mobilitazione affinché la struttura sia sgomberata.

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