E’ finita la battaglia di Giovanni Spanu e della moglie Bernardetta, che hanno resistito per quasi due anni all’ufficiale giudiziario che ogni settimana si è recato sul posto per confiscare la casa. Finora era sempre andato via, ma adesso un blitz delle forze dell’ordine ha concluso l’operazione, e più di 100 agenti hanno circondato la villetta per far evacuare tutta la famiglia, composta anche da cinque figli e due nipotini. Fino all’ultimo Giovanni e Bernardetta avevano detto: “Ci facciamo saltare in aria, moriremo per difendere questa casa. L’abbiamo costruita con tanta fatica: non la consegniamo a chi l’ha comprata all’asta”.
I due pensionati di Oristano, 76 e 63 anni, hanno fatto di tutto per non essere cacciati di casa ma da oggi saranno ospitati in un bungalow che un villaggio turistico ha messo loro a disposizione. L’anziano agricoltore ha detto: “Tutto per una cambiale agricola da 15 milioni che noi abbiamo pagato regolarmente nel 1994. Non ci è mai stata restituita e così ci hanno messo la casa all’asta. Senza avvisarci, senza darci la possibilità di difenderci. L’abbiamo scoperto quando era già stata aggiudicata. L’abitazione e la nostra azienda valgono 600 mila ma è stato venduto tutto a 125 mila. Qui c’è il nostro sudore, c’è tutta la mia vita”.
Al termine della giornata della casa di Spanu sono rimaste solo le briciole, e l’anziano è terribilmente addolorato della sua situazione, che in questo momento coinvolge altri imprenditori in Sardegna. Giovanni Spanu ancora non riesce a crederci e dice: “Nelle prossime settimane avrei dovuto iniziare la raccolta delle fragole e avevo piantato da poco le carote. Quello è il mio pane, non possono portarmelo via. Ci hanno portato via anche i maiali e le pecore che ci davano il latte per i bambini. Noi non siamo delinquenti, ma gente povera: ci hanno trattato come mafiosi”.
Nella zona di Arborea ci sono altri cinquanta agricoltori che stanno attraversando quello che Spanu ha vissuto finora. La crisi ha fatto sprofondare nella povertà aziende che fino a qualche tempo fa erano floride, e hanno messo in ginocchio anche questa terra dove prima non esisteva la disoccupazione. In tutta la Sardegna si contano oltre 1500 aziende che stanno vivendo momenti di disagio, e si spera che non arrivino anche loro a subire le conseguenze che ha vissuto la famiglia Spanu.