Operazione “Hidden files”: 8 denunce e maxi-sequestro

Si è conclusa con otto denunce e un maxi sequestro di materiale piratato l'operazione "Hidden files" della Guardia di Finanza. Nel mirino delle forze dell'ordine, quattro copisterie di Bologna.

Operazione “Hidden files”: 8 denunce e maxi-sequestro

E’ di 8 denunce e un maxi sequestro di materiale pirata il bilancio con cui gli agenti della Guardia di Finanza di Bologna hanno chiuso l’operazione “Hidden files”. Tutto è cominciato casualmente a seguito di un’attività preventiva da parte delle forze dell’ordine, con una serie di appostamenti al di fuori di alcune copisterie del capoluogo emiliano. In questo modo, 4 di questi esercizi commerciali alla fine hanno attirato l’attenzione degli agenti.

Copisterie, queste, dove gli uomini della Guardia di Finanza di Bologna si sono accorti che si svolgevano attività illecite. Qui le Fiamme Gialle hanno scoperto che i testi universitari venivano riprodotti e rivenduti agli studenti ad un costo di molto inferiore rispetto al prezzo di copertina.

Il materiale sequestrato durante l’operazione “Hidden files” annovera oltre 40 mila testi universitari, tra formato cartaceo e digitale, un hard disk esterno, quattro personal computer, 10 penne usb, una fotocopiatrice, una stampante e un telecomando.

Particolare curioso ed interessante è il caso di quest’ultimo. Gli agenti della Guardia di Finanza che hanno indagato portando a termine l’operazione “Hidden files” hanno infatti scoperto l’utilizzo ingegnoso del telecomando in questione da parte del titolare di una delle copisterie coinvolte nell’indagine stessa proprio per sfuggire ai controlli.

Si tratta di un telecomando usato per accendere e spegnere un hard disk esterno installato all’interno di un normale personal computer. In questo modo il titolare della copisteria in qualsiasi momento poteva accendere e spegnere questo hard disk esterno semplicemente fingendo di accendere o spegne un normale condizionatore di aria. Così facendo, avrebbe reso visibile tra le “Risorse del computer” soltanto l’hard disk principale, immacolato e privo di materiale illegale (a differenza, appunto, dell’hard disk esterno).

Gli agenti della Guardia di Finanza hanno scoperto questo questo “trucchetto” e denunciato il titolare della copisteria, oltre ad altre sette persone, con le ipotesi di reato nei confronti della legge che tutela i diritti d’autore che potrebbero portare alla chiusura temporanea degli esercizi commerciali, sanzioni amministrative e anche penali.

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