Omicidio pensionato Salento: in paese raccontava di avere 100mila euro in contanti a casa

Si tratta del delitto avvenuto a giugno scorso a Castrì di Lecce, per il quale nella giornata del 14 ottobre sono state fermate 3 persone più ci sarebbe anche un quarto indagato a piede libero. La vittima era anche ossessionata dal mondo femminile.

Omicidio pensionato Salento: in paese raccontava di avere 100mila euro in contanti a casa

Emergono ancora ulteriori novità circa le indagini attorno all’omicidio di Donato Montinaro, il falegname pensionato 76enne ucciso brutalmente a giugno scorso nella sua casa di Castrì di Lecce, nell’omonima provincia pugliese, in Salento. Nella giornata del 14 ottobre è arrivata la svolta nelle indagini sfociata nel fermo di tre persone per omcidio: si tratta di Angela Martella, 58 anni, originaria di Gagliano del Capo ma residente a Salve, Patrizia Piccinni, 48, originaria di Modugno (Bari) ma residente ad Alessano, e Antonio Esposito, 39, originario di Tricase ma residente a Corsano. I tre sono accusati di omicidio aggravato e rapina aggravata in concorso. Un’altra persona ha invece ricevuto un avviso di garanzia ed è attualmente indagata a piede libero.

In queste ore sono emersi appunto nuovi dettagli sul delitto: infatti pare che la Martella conoscesse la vittima, che poco prima aveva chiamato Montinaro per sapere se quest’ultimo fosse a casa. Ad aprire, ignaro, ai suoi presunti assassini, sarebbe stato proprio l’anziano. E proprio sul suo conto sono emersi ulteriori dettagli su cui i carabinieri stanno facendo ancora chiarezza.

L’ossessione per le donne

Da quanto si appreso pare che Montinaro fosse solito dire in giro, in paese, che lui a casa avesse dei soldi, tanti soldi. Telenorba riferisce che in casa l’anziano avesse 100mila euro in contanti, di cui 70mila gli aveva incassati da poco grazie ad una polizza assicurativa. In paese le persone sapevano anche della sua passione per le giovani donne.

E infatti i carabinieri hanno scoperto che le due donne arrestate erano solite raggirare anziani benestanti con delle telefonate, anche a sfondo erotico. Spunti per individuare i presunti responsabili del crimine in questione sono arrivati dai filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza installati in tutto il territorio provinciale. Le forze dell’ordine hanno messo in relazione gli orari con gli agganci alle celle telefoniche dei cellulari degli indagati. 

I racconti di Montinaro ormai pare fossero non soltanto noti nel piccolo centro di Castrì di Lecce, ma anche nel circondario e oltre. Questi dettagli sono stati raccolti con molta cura dai carabinieri, che hanno ascoltato diversi testimoni che più o meno hanno raccontato le stesse cose. A Donato Montinaro, secondo quanto riferisce LeccePrima, piacevano soprattutto donne giovani, tanto che circolavano nei bar pure storie di problemi subiti in passato per via di qualche avance di troppo. 

Si pensa che la vittima parlasse in giro proprio dei suoi soldi per cercare di attirare l’attenzione magari di qualche donna, testimoni hanno raccontato che molto spesso gli era stato detto di trovare una donna adatta alla sua età, ma egli pare non volesse sentirne ragioni. E così, finendo per fornire dettagli particolari a sconosciuti, la sua vita è stata spezzata dai suoi assassini, che lo hanno colpito senza pietà e legato ad una sedia, lì dove poi lo ha trovato la badante il mattino seguente.

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