Omicidio Laura Ziliani: le ricerche del fidanzato della figlia su come uccidere la gente

Nell'omicidio di Laura Ziliani emergono elementi davvero inquietanti, come le ricerche su come uccidere la gente condotte dal fidanzato della figlia pù grande.

Omicidio Laura Ziliani: le ricerche del fidanzato della figlia su come uccidere la gente

L’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa scomparsa l’8 marzo scorso a Temù (Brescia) è davvero inquietante. Come è emerso nelle ultime ore, la donna sarebbe stata vittima di un piano criminoso ideato da due delle sue tre figlie e dal fidanzato della figlia più grande.

I tre,nella giornata di ieri, venerdì 24 settembre, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, dopo le discrepanze nei loro racconti, le testimonianze dei vicini di casa, i tabulati telefonici e il ritrovamento di un flacone di bromazepam a casa dei tre, lo stesso farmaco che il medico legale ha riscontrato nel corpo della 56enne.

Le ricerche del fidanzato su come uccidere la gente

Grazie alle indagini effettuate dai carabinieri della compagnia di Breno, guidati dal capitano Filiberto Rosano, si è potuto scoprire la premeditazione. Paola Zani, la sorella più piccola, in un’intercettazione, ha confidato ad un’amica di essere preoccupata dal sequestro di un computer, dicendo: “Su un canale crime Mirto ha fatto ricerche su come uccidere la gente, piante velenose, crimini perfetti, serial killer, torture”. La ragazza ha raccontato che sia lei che la sorella erano iscritte a un canale You Tube, denominato “troucrime”.

La dimostrazione della premeditazione

A dimostrazione della premeditazione dell’omicidio vi è anche un episodio, risalente a qualche settimana prima della scomparsa della Ziliani. Tornata da una passeggiata in Presena, ha organizzato una cena a Temù, nel corso della quale, secondo quanto sostengono gli inquirenti, è stata avvelenata dagli indagati con una tisana.

Dopo la cena, la 56enne ha dormito per 36 ore e per i successivi 2 giorni era in condizioni del tutto anomale, secondo quanto dichiarato dal compagno e da un suo vicino di casa.

La segnalazione anonima

E’ stata, in particolare, una segnalazione anonima a consentire agli inquirenti di indagare sui tre. Si tratterebbe di una persona, di cui non si conosce ancora l’identità, che avrebbe inviato una mail, sostenendo di aver visto il loro vicino che ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina. Secondo questa figura, si tratterebbe proprio della signora Laura. L’uomo ha raccontato di essere stato pagato per il suo silenzio ma di essere pronto a negoziare un nuovo accordo.

Come noto, il movente sarebbe di tipo economico. I tre avrebbero premeditato tutto per impadronirsi del patrimonio della Ziliani, comproprietarie di diversi immobili insieme alle 3 figlie. In particolare, dalle carte emerge che il fidanzato di Silvia fosse ossessionato dalla questione economica della famiglia Zani/Ziliani. La nonna delle due ha raccontato agli inquirenti che qualche mese prima della scomparsa della figlia, Mirto e Laura avessero litigato proprio perchè lui la accusava di aver speso troppi soldi per la ristrutturazione degli appartamenti.

 

 

 

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