Omicidio Isabella Noventa: la sentenza della Cassazione conferma la condanna a 30 anni ai fratelli Sorgato

E' finalmente arrivata la sentenza della Cassazione nell'ambito del processo per la morte di Isabella Noventa. Confermati i 30 anni ai fratelli Sorgato.

Omicidio Isabella Noventa: la sentenza della Cassazione conferma la condanna a 30 anni ai fratelli Sorgato

Colpevoli anche senza un corpo, senza una traccia biologica o un frammento dei poveri resti di Isabella Noventa, uccisa brutalmente la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016, caduta nella trappola creata dall’uomo che ha amato e di due finte amiche, portatrici di rabbia e rancore. 

Finalmente la notizia che tutti ci aspettavamo è arrivata e, nonostante i familiari e gli amici della segretaria assassinata non abbiano ancora una bara su cui piangere, i giudici della Cassazione hanno emesso la condanna definitiva, confermando quanto espresso in Appello per i fratelli Sorgato, ossia la pena di 30 anni di reclusione per omicidio premeditato in concorso e distruzione di cadavere
Nell’udienza odierna per Manuela Cacco, invece, la condanna è di 15 anni più 1 anno e 10 mesi per stalking e simulazione di reato. 

Le motivazioni saranno accessibili tra qualche settimana ma la sentenza di quest’oggi, di fatto, sigilla anche la ricostruzione dell’omicidio fatta dalle indagini coordinate all’epoca dal pm euganeo Giorgio Falcone.

Confermata la ricostruzione del pm Falcone

Il camionista-ballerino Freddy Sorgato e sua sorella Deborah Sorgato avrebbero, a detta loro, fatto sparire il cadavere della Noventa nelle acque del fiume Brenta, ma il corpo della povera vittima non è mai stato ritrovato. 

I due fratelli avrebbero coinvolto l’amica Manuela Cacco che ha indossato il giubotto di Isabella per inscenare una fuga volontaria della stessa. Si trattava, come noto, di un goffo depistaggio, confessato dalla tabaccaia al pm Falcone, parlando del diabolico piano dei fratelli Sorgato. 

Nonostante il Covid-19 abbia fatto slittare di 6 mesi il processo di Cassazione, dall’8 maggio a oggi, 18 novembre 2020, finalmente la giustizia ha fatto il suo corso. Alle 17:20, dopo 3 ore e mezzo di Camera di Consiglio, la Corte di Cassazione ha emesso il suo verdetto e siamo certi che la mamma di Isabella, morta qualche anno più tardi, senza poter piangere il corpo di sua figlia, tutt’oggi non ritrovato, sarà di sicuro felice da lassù. 

Non perdetevi la trasmissione “Chi l’ha visto?” che andrà in onda stasera su Rai3 per tutti gli aggiornamenti sul caso.

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