Omicidio Gloria Pompili: la Cassazione conferma 20 anni di carcere per zia e compagno

Si è conclusa ieri, con la condanna a 20 anni di carcere per zia e compagno, la vicenda giudiziaria legata all'omicidio della 23enne Gloria Pompili, uccisa 4 anni fa in provincia di Latina.

Omicidio Gloria Pompili: la Cassazione conferma 20 anni di carcere per zia e compagno

Si è conclusa ieri la vicenda giudiziaria e umana dell’omicidio di Gloria Pompili, che è, a mio avviso, è uno dei casi di cronaca più cruenti degli ultimi anni. Nel pomeriggio di ieri, martedì 11 maggio, a 4 anni di distanza dal delitto che si è consumato a Prossedi, in provincia di Latina, la Suprema Corte di Cassazione ha condannato a 20 anni di carcere la zia e il compagno di quest’ultima.

Loide De Prete e Saad Mohamed Elesh Salem sono ritenuti responsabili di omicidio volontario aggravato per aver picchiato la 23enne davanti ai suoi figli piccoli, fino ad ucciderla perchè aveva provato a ribellarsi ai suoi aguzzini. I fatti risalgono al 2017, quando zia e compagno, con i quali Gloria conviveva insieme ai suoi 2 figli piccoli, la costringevano a prostituirsi. 

L’omicidio

Gloria veniva portata con l’auto nei pressi di Nettuno e lasciata sulla strada tutto il giorno per esercitare l’attività di meretricio. Quando la sera andavano a riprendersela, le rubavano tutti i soldi ottenuti dalle prestazioni sessuali che intratteneva con i clienti. I maltrattamenti e le violenze sono culminati il 23 agosto di 4 anni da con l’omicidio. I due aguzzini l’hanno massacrata di botte fino ad ucciderla in un’area di sosta a ridosso di un hotel, su via dei Monti Lepini.

Nella memoria giudiziaria parlano le righe della deposizione di uno dei due figli di Gloria che era in auto con la mamma: “Zio Salem ha dato un sacco di botte a mamma”, così come il termine “violenza bestiale” usato dal medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo della giovane mamma. Anche il giudice Andrea Calabrese scrive che Gloria Pompili era diventata la fonte di guadagno dei suoi aguzzini, tanto era l’agio economicamente raggiunto con lo sfruttamento della ragazza. 

Le parole della madre di Gloria

Gloria anche il giorno del suo omicidio ha provato a ribellarsi ma non ci è riuscita, in quanto da sola. La mamma della povera vittima, Carmela Del Prete, in un’intervista a Fanpage ha detto: “Mia figlia non era una prostituta, era una brava mamma. Questa gente l’ha obbligata. Voleva ribellarsi e l’hanno fatta fuori”. Carmela ha spiegato che per anni sua figlia ha vissuto con lei, per poi trasferirsi dalla zia e da quel momento non l’ha più vista. Gloria ha avuto il primo figlio a 16 anni, mentre il suo matrimonio si è interrotto per via della reclusione in carcere del marito. 

 

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