Omicidio Fernanda Cocchi: i due killer hanno speso i 40 euro di bottino in birre

I due presunti killer di Fernanda Cocchi, la 90enne uccisa nel suo appartamento a Milano, avrebbero speso i soldi ottenuti dalla vendita della refurtiva della rapina in lattine di birre.

Omicidio Fernanda Cocchi: i due killer hanno speso i 40 euro di bottino in birre

L’anziana Fernanda Cocchi è stata uccisa per 40 euro...soldi che i due presunti killer della donna hanno ricavato dalla vendita di due collanine, un anello e un orologio e che avrebbero speso, stando a quanto riportato da “Il Corriere della Sera” in lattine di birra da bere nel parco.

A incastrare i due sono stati i messaggi trovati nel loro cellulare, in cui si parlava dell’omicidio appena commesso, i jeans sporchi di sangue indossati dal più anziano dei due e, infine, i documenti d’identità lasciati al Compro oro dove hanno venduto la refurtiva.

La ricostruzione dell’omicidio

I due hanno dichiarato agli inquirenti di essersi dati appuntamento al parco Sammartini, attorno a mezzogiorno. Lì hanno iniziato a bere brandy mischiato con del succo d’arancia e poi hanno oscurato gli spioncini della casa dell’anziana e di un vicino di casa, attendendo che la donna uscisse dalla sua abitazione.

Quando l’anziana ha messo piede fuori casa, il 22enne l’ha braccata, mettendole un braccio intorno al collo e tappandole la bocca. Dopo averla trascinata in sala e averla buttata a terra, la 90enne ha iniziato ad urlare. Per questo motivo l’hanno uccisa con un coltello e un ferro da stiro. La donna era cieca e malata ed è stata uccisa per pochi spiccioli. Ancora restano oscuri i reali motivi di tale gesto e sopratutto il perchè sia stato così brutale.

I due presunti killer si sono avvalsi della facoltĂ  di non rispondere

Al momento dell’arresto, il 44enne ha affermato alla polizia che sarebbe stato il 22enne ad ucciderla e solo quando “la signora ha smesso di urlare” avrebbero capito che fosse morta. In seguito hanno trovato la piccola refurtiva e dato fuoco all’appartamento per corprire le tracce. Ma dinanzi al pubblico ministero Rossella Incardone, nè Mario Abraham Calero Ramirez, nè Carlos Gabriel Velasco hanno confermato quanto detto alla polizia. I due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche durante l’udienza di convalida che si è svolta davanti al giudice per le indagini preliminari Anna Calabi. Il gip ha confermato il carcere per entrambi. 

Come si attendeva restano in carcere in attesa del processo i due sudamericani che, a Milano, hanno ucciso la novantenne Fernanda Cocchi per portarle via pochi preziosi. “Gli indagati – scrive la gip Anna Calabi – sono soggetti proclivi a commettere ogni reato a scapito della vita umana: non si sono fermati a una rapina in casa di un’anziana che, vista l’età e le condizioni di particolare fragilità, non avrebbe potuto opporre resistenza ma hanno agito con il proposito di ucciderla e poi di appropriarsi dei pochi beni che aveva”.

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