Omicidio Eligia Ardita: Cassazione conferma l’ergastolo per il marito

La Corte di Cassazione di Roma ha confermato l'ergastolo per Christian Leonardi, marito di Eligia Ardita, da lui uccisa all'ottavo mese di gravidanza, assieme alla piccola Giulia che portava in grembo.

Omicidio Eligia Ardita: Cassazione conferma l’ergastolo per il marito

La Corte di Cassazione di Roma ha condannato all’ergastolo Christian Leonardi, accusato di aver ucciso nel 2015 la moglie Eligia Ardita, in attesa della piccola Giulia. La donna, infatti, era incinta di 8 mesi, quanto è stata colpita alla testa e soffocata violentemente.

Eligia è rimasta vittima di un arresto cardiaco che l’omicida imputò ai sanitari del 118 che lui stesso aveva chiamato per soccorrere la compagna, dopo la colluttazione, senza mai spiegare cosa fosse realmente accaduto nell’appartamento. 

Un matrimonio tormentato

La povera Eligia doveva fare i conti con un matrimonio che non funzionava più, tra problemi economici e assenza del compagno, oltre ai litigi sempre più frequenti. Eligia si era rimboccata le maniche e, con molte fatiche, aveva trovato lavoro come infermiera all’ospedale Umberto I per arginare i problemi economici della famiglia. 

Ma, proprio quando aveva iniziato a mettere i soldi da parte, è arrivata la notizia della sua gravidanza. Leonardi era già stato condannato all’ergastolo in 1° e 2° grado di giudizio. I legali dell’uomo avevano dichiarato di volersi rivolgere alla Corte di Giustizia Europea. 

Le parole della sorella e del padre della vittima dopo la sentenza

Luisa Ardita, sorella di Eligia, ha manifestato soddisfazione per la condanna, pur non parlando di vittoria,dicendo: “Eligia e Giulia non torneranno mai più. Questa sentenza però ha dato valore e rispetto a 2 vite strappate e spezzate da colui che avrebbe dovuto proteggerle tra le mura di casa. Usciamo da 3 gradi di giudizio comunque sconfitti”.

Luisa ha rivolto parole dure al condannato che invece di proclamarsi innocente con arroganza, dovrebbe pentirsi di quanto fatto. “La mancanza di vergogna è davvero crudele”, ha aggiunto, “non ha pietà neppure per se stesso”. Subito dopo la sentenza, il primo commento a caldo del padre Agatino non si è fatto attendere: “Eligia non torna ma adesso giustizia è stata fatta”. 

L’avvocato della famiglia, Fabrizio Villardita, ha aggiunto: “Quando si tratta di vicende così tristi non esiste un vincitore”. Dopo 6 anni di lunghe lotte e sofferenze per dimostrare la verità, Eligia e Giulia possono riposare in pace, mentre i familiari cercheranno di elaborare il loro lutto. 

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