Omicidio di Alice Scagni: la denuncia della madre sul presunto mancato intervento delle forze dell’ordine

La lettera aperta di Antonella Zarri, madre di Alice e Alberto Scagni, pubblicata su Facebook, denuncia la tragica vicenda che ha portato alla morte della figlia Alice per mano del fratello Alberto, affetto da gravi problemi psichiatrici.

Omicidio di Alice Scagni: la denuncia della madre sul presunto mancato intervento delle forze dell’ordine

La lettera aperta di Antonella Zarri, madre di Alice e Alberto Scagni, pubblicata su Facebook, denuncia la tragica vicenda che ha portato alla morte della figlia Alice per mano del fratello Alberto, affetto da gravi problemi psichiatrici. La madre sottolinea come la famiglia abbia cercato aiuto dalle forze dell’ordine, invano. La prima chiamata di aiuto è avvenuta quando Alberto ha minacciato di morte il padre, ma la Polizia non ha risposto immediatamente. La seconda chiamata, in cui Alberto chiedeva della sorella, è stata registrata dal padre impotente e spaventato. Antonella Zarri accusa le autorità di aver lasciato la famiglia sola di fronte alla follia del figlio, senza un intervento immediato.

L’omicidio di Alice ha portato all’arresto di Alberto, il cui processo inizierà a giugno. Tuttavia, la madre di entrambi i figli ritiene che ci siano state delle omissioni, e un presunto mancato intervento da parte delle forze dell’ordine. Due diversi filoni di indagine sono stati aperti per fare luce sulla vicenda: il primo riguarda l’omicidio di Alice, il secondo indaga sulle eventuali omissioni e sul presunto mancato intervento delle forze dell’ordine.

La signora Zarri racconta anche la storia dei due fratelli, Alice e Alberto. Alice era diventata un’avvocata di successo e aveva un figlio di due anni, mentre Alberto affrontava gravi problemi di epilessia e una serie di difficoltà psichiatriche. Lui si autoproclamava vittima del mondo che lo circondava e incolpava i familiari di averlo messo da parte. La madre sottolinea come Alberto non sia considerato come incapace di intendere e volere dalla Procura, ma come l’unico responsabile dell’ accaduto. Tuttavia, la madre crede che il giudice abbia commesso un errore, e che Alberto sia gravemente infermo di mente, piuttosto che un assassino astuto, come stabilito dal consulente del Pm.

Antonella Zarri conclude la sua lettera con un appello alle autorità e a chiunque legga il suo messaggio. Chiede che questa vicenda sia una riflessione per tutti coloro che, invocati invano dai genitori disperati, non sono intervenuti in loro soccorso. Sottolinea come ogni minuto che passa sia un peso sulla coscienza di chi non ha fatto nulla per aiutare la famiglia Scagni, e che i colpevoli debbano fare i conti con questa responsabilità.

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