Sembrava un caso di allontamento volontario, quello del panettiere di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno,ma troppe sono state le cose che non hanno convinto gli inquirenti, fino a capire cosa è accaduto effettivamente all’uomo.
Ciro, 43 anni, non è scomparso, ma è stato barbaramente ucciso dalla moglie, Monica Milite e dai due figli rispettivamente di 18 e 15 anni. Il suo, in poche ore, è divenuto uno dei casi più efferati di cronaca nera italiana.
La richiesta di affidamento
Con l’aiuto degli esperti, sono stati recuperati i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza della villetta in cui si è consumata la mattanza che erano stati soprascritti, nel tentativo di cancellare tutto. Dopo una lite molto accesa, l’uomo si scaglia contro la moglie, che rimane ferita ad una mano. Lei, con un coltello, inizia ad accoltellarlo, seguita a ruota da due dei suoi 4 figli, di 15 e 18 anni, anche loro armati di coltelli.
Ciro viene ucciso con 40 fendenti e, per facilitare l’occultamento del suo cadavere, gli viene amputata una gamba fino al macabro ritrovamento del suo corpo mutilato, in un dirupo, dove è stato abbandonato dalla moglie e dai 2 figli. L’orrore si è consumato sotto gli occhi del figlioletto 11enne e le sue urla non sono riuscite a calmare la furia della madre e dei fratelli. Il piccolo è rimasto abbracciato al suo cagnolino, per tutto il tempo.
Proprio in queste ore, il primogenito della coppia, che fa il militare a Milano,è tornato nel Salernitano per occuparsi del fratello minore, ancora sotto choc, dopo aver assistito all’uccisione del padre,fatto a pezzi dai membri della sua famiglia. Il giovane, che ha 22 anni, potrebbe chiedere l’affidamento del fratellino, in modo da potersi occupare a pieno titolo del bambino. Queste le prime parole pronunciate dal primogenito: “Voglio rivedere mio fratello, portargli qualche vestito e stargli vicino”.
Stamattina, 23 agosto si stata effettuando l’autopsia sul corpo del 43enne per ricostruire gli ultimi tasselli di questo orribile omicidio, che vede la moglie del panettiere e i 2 figli accusati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e occultamento di cadavere. Nel corso delle indagini è emerso che la vittima, 7 anni fa, è stato denunciato per maltrattamenti proprio dalla moglie.