Oggi si festeggia il beato Carlo Acutis, morto a 15 anni di leucemia

Oggi, martedì 12 ottobre 2021, si festeggia il beato Carlo Acutis, il ragazzo milanese morto a 15 anni a causa di una leucemia fulminante. L'anno scorso è stato beatificato ad Assisi. Al giovane è stato attribuito un miracolo.

Oggi si festeggia il beato Carlo Acutis, morto a 15 anni di leucemia

Oggi, martedì 12 ottobre 2021, si festeggia il beato Carlo Acutis, il 15enne milanese morto nel 2006 a causa di una leucemia fulminante, che è stato beatificato lo scorso ottobre 2020.

Il processo di beatificazione, avvenuta lo scorso 10 ottobre, nella Basilica papale di San Francesco ad Asissi, è stato reso possibile grazie all’attribuzione al giovane di un miracolo, del quale vi parlerò a breve. 

Chi era Carlo Acutis

Carlo Acutis,raccontato da sua madre a Fanpage.it andava a messa tutti i giorni da quando, a 7 anni, aveva preso la Prima comunione ma, nello stesso tempo, era modernissimo, utilizzando il web per evangelizzare e fare volontariato. Acutis è nato a Londra nel 1911e si è poi trasferito a Milano con la famiglia. Aveva ricevuto la prima comunione a 7 anni, dopo aver ottenuto un permesso speciale. Appassionato di informatica, aveva creato alcuni siti web per testimoniare la fede. Proprio da questo deriva il nome “il patrono di Internet” o “influencer di Dio”.

A tutto ciò accostava il volontariato. Il suo desiderio è sempre stato quello di coinvolgere i giovani a fare del bene.Un giovane per molti versi come tanti che studia, gioca a pallone, ama la compagnia degli amici e utilizza Internet, ma tutto è attraversato dalla ricerca, esplicitata pubblicamente e gioiosamente, di Dio. Nel 2006, purtroppo, Acutis si ammala di leucemia fulminante e, in 3 giorni, muore all‘ospedale San Gerardo di Monza.

Il miracolo che lo ha reso beato

La Chiesa, per la proclamazione, richiede il riconoscimento di un miracolo. Papa Francesco ha considerato tale una guarigione scientificamente inspiegabile: il 12 ottobre 2010 un bambino brasiliano di sei anni, Matheus, affetto da una grave malformazione al pancreas, durante una messa toccò una reliquia di Carlo (un pezzo del suo pigiama macchiato di sangue con cui dormì poco prima di morire). Nel febbraio 2011 risultò che la malattia era scomparsa e il suo pancreas era tornato normale. 

Secondo la testimonianza della madre, Carlo se ne è andato “santamente”, nella pace, offrendo la sua sofferenza alla Chiesa. Secondo il suo desiderio, il suo corpo è stato sepolto ad Assisi e attualmente si trova nel santuario della Spogliazione. La sua storia è subito diventata “virale” nel mondo cattolico e oggi oltre duecento siti internet e blog sono dedicati a lui.

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