Offende ragazzo disabile sul treno, ma poi si pente: "scusa sono un imbecille"

Lo spiacevole episodio, per fortuna a lieto fine, è avvenuto su un treno regionale ed è stato raccontato su Facebook. Un pendolare, invitato a spostare le valigie per fare spazio alla carrozzina di un disabile, si era lamentato offendendo, ma subito dopo si è scusato.

Offende ragazzo disabile sul treno, ma poi si pente: "scusa sono un imbecille"

Uno spiacevole episodio che si è concluso con un lieto fine è accaduto durante un viaggio su un treno regionale. A raccontarlo è il conduttore radio, scrittore e fumettista Matteo Bussola con un post di Facebook, divenuto in poco tempo virale. Protagonista della storia è un lavoratore pendolare che, viene invitato dal controllore del treno a spostare le sue valigie messe nello spazio riservato ai disabili, per fare spazio alla carrozzina. Inizialmente l’uomo si lamenta della richiesta, ma successivamente chiede scusa, ricevendo una risposta sorprendente.

Matteo Bussola, racconta che il metalmeccanico pendolare, viene invitato dal controllore a liberare lo spazio occupato dai suoi bagagli nel posto riservato ai disabili, in quanto, era appena salito sul treno un passeggero in carrozzina. L’uomo, in un primo momento si lamenta, e si lascia sfuggire una frase a basse voce assolutamente sconcertante: Perché questi non se ne stanno a casa invece di andare in giro“, rivolgendosi al ragazzo disabile che assistente alla scena in modo silenzioso, quasi arreso ormai da queste continue reazioni.

L’offesa viene sentita anche dallo stesso Bussola, e da una signora settantenne presente nella carrozza. Quest’ultima si alza piazzandosi di fronte all’uomo e lo rimprovera: “Lei si dovrebbe vergognare, perché non se ne sta a casa lei invece di andare in giro e costringerci a sentire le sue sciocchezze”.

Dopo il rimprovero della signora, il pendolare si pente di ciò che ha detto e si scusa: “scusatemi tutti, sono stanchissimo e ho proprio esagerato“, poi si avvicina al ragazzo disabile, porgendogli le sue scuse e poi dichiara: “sono un imbecille“. Ed è proprio la risposta del ragazzo che lascia tutti a bocca aperta: “Tranquillo, da quello se vuoi si può guarire“. L’uomo rimane sorpreso dalla risposta e i due si sorridono. Per il resto del tragitto le loro storie si intrecciano, si presentano e si raccontano le loro vite. Il ragazzo disabile si chiama C. ed è un ingegnere informatico, mentre l’uomo è un metalmeccanico pendolare. I due abitano a meno di dieci chilometrei di distanza ma non si sono mai incontrati.

La storia, raccontata da Bussola in un post di Facebook, ha raggiunto in poco tempo circa 8mila condivisioni. E, nei confronti di chi si mostrava scettico sull’autenticità dell’episodio, lo scrittore risponde: che è semplicemente un episodio di vita vissuta, nulla su cui romanzare: “La vita basta spesso guardarla prestando un minimo di attenzione ed è una storia già bellissima così”.

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