Nuovo caso sospetto di covid-19 nello stabilimento ArcelorMittal

Potrebbe essere il terzo caso quello dell'uomo ricoverato all'ospedale Moscati che ha riscontrato sintomi di malore e febbre dopo esser tornato a casa dallo stabilimento ArcelorMittal.

Nuovo caso sospetto di covid-19 nello stabilimento ArcelorMittal

Un nuovo caso da coronavirus riscontrato nell’acciaieria di Taranto ArcelorMittal riguardante un operaio di Massafra, addetto ai convertitori dell’Acciaieria 2. Secondo i dati forniti dal sindacato Fim Cisl con coordinatore Vincenzo Laneve si registra che sabato pomeriggio l’operaio ha svolto regolarmente il secondo turno di lavoro ed è rientrato a casa in serata.

Nella giornata di domenica sono arrivati i primi sintomi al dipendente dell’acciaieria sotto forma di malore e febbre. Visti i sintomi riconducibili ad un possibile contagio da Covid-19, è stato trasportato con un’ambulanza presso l’ospedale Moscati dove è stato sottoposto al test del tampone e successivamente a ricovero.

Anche i colleghi del possibile contagiato sono stati sottoposti alla prova del tampone e si attendono ancora gli esiti di tutti i dipendenti del reparto. Inoltre, l’azienda ha attivato la sanificazione degli ambienti dove si trovavano i possibili contagiati e dello spogliatoio D2, lasciando a casa i colleghi che sono entrati in contatto con il probabile positivo.

Ecco quanto afferma il comunicato della Fim Cisl: “Ci teniamo a informarvi che c’è un caso sospetto Covid presso i convertitori di Acc2. Al lavoratore in questione, è stato fatto il tampone e siamo in attesa del risultato. L’azienda in via precauzionale ha messo in campo tutte le contromisure necessarie previste nei casi in cui ci siano sospetti o casi accertati di Covid, intervenendo con la sanificazione di tutti gli ambienti in cui è transitato il lavoratore (spogliatoio, refettorio, bagni e posto di lavoro). Vi terremo aggiornati – continua il comunicato – sulla vicenda sperando che si concluda il tutto nel migliore dei modi augurando al lavoratore in questione una pronta guarigione.

Questo potrebbe essere il terzo caso di persona con il coronavirus all’interno dello stabilimento ex-Ilva dopo il primo caso verificatosi nel reparto Pgt (Produzione gas tecnici) risultato positivo insieme ad un’altra persona asintomatica presente nello stesso reparto.

Il segretario Uilm Taranto, Antonio Talò, sollecita che serve “un termoscanner ad ingresso; mascherine (ancora oggi scarse); tampone ed esame sierologico a campione sino a quando non sarà possibile farlo per tutti. Bisogna usare il massimo in materia di sicurezza sanitaria presente oggi. È assurdo aspettare il caso, limitarsi alla doverosa cura, ricostruire la catena di contatti e lasciarli in quarantena, senza intervenire con il tampone per assicurarsi del non contagio”.

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