Nella giornata del 24 luglio in 81 città italiane ci sono state delle proteste per dire di “no” alle ultime normative di Mario Draghi sul green pass. I manifestanti, al grido di “libertà, libertà”, inneggiano al rispetto della Costituzione italiana contro le misure anti-Covid considerate dai partecipanti come una soppressione della libertà politica e civile.
Non sono mancati simboli legati al nazismo e paragoni come “Non vaccinati = ebrei” ma anche svastiche, stelle di David e la parola ‘dittatura’ scandita come slogan. In molti hanno richiesto una nuova Norimberga, il processo penale che ebbe come obiettivo quello di punire i criminali di guerra nazisti. I più attaccati invece, oltre a Mario Draghi, anche Roberto Speranza e i due virologi Matteo Bassetti e Roberto Burioni.
La protesta nelle maggiori città italiane
Partendo dalla capitale italiana a Roma, precisamente a Piazza del Popolo, si sono registrate delle forti tensioni tra i manifestanti e la polizia. Un piccolo gruppo ha anche raggiunto la sede della Rai gridando il coro: “La Rai censura, la Rai è dittatura”. Per la Questura sarebbero scesi in piazza almeno tre mila manifestanti, tra cui alcuni esponenti di Forza Nuova.
A Milano ci sono stati dei cori contro il Governo, in cui si fanno dei paragoni con il periodo nazista e le svastiche associate al green pass. Anche a Torino viene attaccata la sede della Rai: “I giornalisti devono dire la verità i bambini non si toccano. Vogliamo essere liberi di scegliere”.
Come affermato da “Il Secolo XIX” anche Genova si è resa protagonista di una forte protesta con uno dei manifestanti che afferma: “Non credo che sia giusto valutare come cittadini di serie B coloro che non vogliono vaccinarsi perché hanno motivazioni molto profonde. Allo stesso modo chi si vaccina ha le sue e va rispettato. Declassare chi ha idee diverse non va bene”.