Nuova immagine sulle monete euro del Vaticano

Il Vaticano, per accordi con l'Unione Europea, può coniare l'euro con la propria identità nazionale: in questo 2017 le monete dell'euro del Vaticano si presenteranno con una nuova veste grafica rispetto alle precedenti.

Nuova immagine sulle monete euro del Vaticano

La notizia era nell’aria da circa un mesetto, almeno tra i collezionisti di monete. Il Vaticano, nell’emettere le nuove divisionali 2017, farà un cambiamento alla sua faccia, quella che attualmete raffigura il Pontefice, in questo caso Papa Francesco. Su sua volontà, infatti, è stato deciso di sostituire il suo profilo con quello dello stemma che lo identifica.

La variazione avverrà in tutte e 8 le monete, dal centesimo ai 2 euro, mantenendo comunque i bordi uguali secondo le caratteristiche delle direttive della Banca Europea.

Lo stemma papale che sarà impresso, quindi, porterà l’emblema araldico della Compagnia di Gesù con un disco raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere IHS, il monogramma di Cristo. La lettera H è sormontata da una croce; in punta, i tre chiodi della Passione; in basso a sinistra si trova una stella ad otto punte d’oro che simboleggia la Vergine Maria. In basso a destra, infine, un fiore di nardo d’oro che simboleggia San Giuseppe.

Il “debutto” delle serie dovrebbe avvenire come da programma numismatico dell’ufficio vaticano nel prossimo marzo quando uscirà la prima divisionale con l’anno “MMXVII”.

Nessuna novità invece ci sarà per i francobolli, dove l’effige del Pontefice continuerà a circolare in giro per il mondo, e lo farà già a febbraio con una nuova emissione filatelica che arriverà e celebrerà l’inizio dei cinque anni di “carica” passati dall’elezione di Papa Bergoglio.

Per quanto riguarda le monete, il Vaticano non sarà l’unica a modificare le facce, anche da San Marino è previsto un restyling che può essere fatto perché – come da accordi – sono passati 15 anni dal 2002, anno nel quale fece il debutto la moneta unica. Secondo il regolamento, queste nuove immagini dovrebbero restare almeno 15 anni. Nel caso di San Marino, però, ancora nulla si conosce circa i cambiamenti che verranno apportati.

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