Nuova eruzione dell’Etna, attesi disagi

L'Etna, il vulcano che domina il panorama della Sicilia orientale ed è una presenza costante sullo sfondo di Catania, torna ad eruttare e lo fa in maniera spettacolare. In molti si sono detti preoccupati, ma i vulcanologi tendono a ridimensionare.

Nuova eruzione dell’Etna, attesi disagi

L’Etna, che da sempre domina il paesaggio della Sicilia Orientale è tornato a dare spettacolo con una nuova eruzione, iniziata nel profondo della notte del 30 maggio su due lati del nuovo cratere di sud-est, perché il vulcano è costantemente in attività e periodicamente riesce a liberare l’energia accumulata con eruzioni spettacolari.

I tecnici, coordinati dal vulcanologo dell’INGV Boris Behncke, hanno parlato di un’eruzione molto bella ma che non dovrebbe destare troppe preoccupazioni, perché fa parte della normale attività del vulcano. Ci sono state colate di lava lungo la Valle del Bove, mentre dalle bocche eruttive continuava una copiosa attività stromboliana, cioè una serie di esplosioni legate al gas che viene liberato.

Il centro vulcanologico, però, avverte che in seguito all’eruzione bisognerà stare attenti alle notizie che si potranno trovare in rete e che sicuramente parleranno di una nuova ondata di terremoti, come accaduto a dicembre, ma questo tipo di fenomeno non è correlato e quindi non ci dovrebbero essere pericoli.

La zona è soggetta ad un elevato rischio di terremoti ma non legati al vulcano. A volte le eruzioni sono precedute da una piccola attività sismica che però è legata soltanto alla risalita del magma e che non porta conseguenze apprezzabili ad una distanza già di qualche km dal vulcano. In alcuni casi ci sono fenomeni sismici che durano anche dopo l’eruzione, come è successo nel 2002 e nel dicembre 2018.

Al momento, però, non sono state rilevate le attività sismiche legate alla risalita del gas e di conseguenza non ci dovrebbero essere movimenti. Il fumo e le ceneri emesse dal vulcano potrebbero causare problemi per l’aeroporto di Catania, ma al momento non sono state segnalate interruzioni di attività, segno che l’eruzione, anche se spettacolare, non è delle più intense.

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