I carabinieri del Ros, a un anno e mezzo dall’inizio della sua latitanza, hanno rintracciato e arrestato, questa notte, Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo.
I militari, con il supporto in fase esecutiva del Gis, del comando provinciale carabinieri di Nuoro e dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna, hanno tratto in arresto Mesina, destinatario di un provvedimento di esecuzione pena a 24 anni di reclusione, emesso dalla procura generale presso la corte di Appello di Cagliari.
La latitanza
La latitanza di Graziano «Grazianeddu» Mesina, che aveva fatto perdere le sue tracce il 2 luglio del 2020 giorno in cui era arrivata la condanna definitiva per traffico internazionale di droga, è durata 17 mesi. Mesina, che dei suoi 79 anni circa 40 li ha trascorsi dietro le sbarre, aveva ottenuto la grazia nel 2004, facendo così rientro nella sua casa di Orgosolo, nel cuore della Barbagia.
Nel 2013 era arrivato però un nuovo arresto con l’accusa di aver messo in piedi un sodalizio dedito al traffico internazionale di droga: condannato a 30 anni di carcere in primo grado, la pena era stata confermata in Appello nel 2018 e a luglio dello scorso anno confermata dalla Cassazione. L’ex primula rossa del banditismo sardo, protagonista di clamorose evasioni, si era dato alla fuga un giorno prima che la Cassazione confermasse la condanna per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, sapendo che quella sentenza avrebbe riaperto per lui le porte del carcere.Mesina era stato inserito dalla Criminalpol nell’elenco dei sei latitanti di massima pericolosità.
Il ritrovamento
Mesina è stato rintracciato nell’abitazione di una coppia di amici, a Desulo (Nuoro). Non si sa bene da quanto tempo fosse ospitato in quella casa dove lo hanno bloccato i carabinieri del Ros arrivati in piena notte insieme ai colleghi del Gis e del Comando provinciale di Nuoro. Secondo i militari non era da molto tempo in quella abitazione, probabilmente nel corso di quest’anno e mezzo di latitanza si è rifugiato in altre zone dell’Isola.
Quando è stato rintracciato, Mesina era in casa da solo e non ha opposto resistenza, non era armato, dormiva vestito ed è stato trovato in possesso di 6mila euro in contanti. Non ha detto nulla di particolare. Arrestati per favoreggiamento i 2 coniugi che lo ospitavano in uno dei loro due appartamenti a Desulo sono stati arrestati per favoreggiamento. Al vaglio anche il reato di procurata inosservanza della pena. Un individuo con le fattezze simili a Mesina è stato riconosciuto dai carabinieri impegnati in un’attività di osservazione proprio alla ricerca dell’ex primula rossa. Poi la decisione, venerdì sera, di far scattare il blitz in quell’appartamento.