Nuoro, 4 minorenni arrestati in comunità di recupero: accusati di stupro, stalking, violenza e sequestro di persona

Dopo mesi di indagini sono stati fermati quattro minorenni di una comunità di recupero della provincia di Nuoro. I ragazzi sono accusati di sequestro di persona, estorsione, violenza sessuale aggravata, stalking, maltrattamenti, lesioni e danneggiamento.

Nuoro, 4 minorenni arrestati in comunità di recupero: accusati di stupro, stalking, violenza e sequestro di persona

Sono iniziate a gennaio le indagini coordinate dalla pm Luisella Grazia Fenu su quattro giovani minorenni, ospiti di una comunità di recupero per ragazzi affetti da disturbi comportamentali in provincia di Nuoro, accusati dagli operatori della struttura di crimini seri quali lesioni, stalking, sequestro di persona e stupro a danno degli altri ospiti della struttura e degli operatori stessi.

Tutti e quattro i minorenni che si sono macchiati di questi terribili atti, sono della provincia di Nuoro, e hanno reso il clima all’interno della comunità di recupero un vero inferno. Alcune delle vittime hanno dovuto cambiare il proprio stile di vita presso la struttura, arrivando a chiudersi a chiave nella propria stanza durante la notte, dove avvenivano dei veri e propri agguati da parte dei quattro accusati, oppure a mangiare in un piano diverso da quello dei loro aguzzini.

Tra i ragazzi che hanno subito queste violenze, un giovane ospite della struttura affetto di autismo che, oltre ad essere vittima di violenze fisiche da parte dei quattro minorenni, calci e pugni fino ad un tentato strangolamento, è stato anche costretto a fare l’elemosina lungo la strada per poi consegnare ai giovani il ricavato che corrispondeva circa a venti euro al giorno.

Accusati di violenza sessuale

Oltre ai numerosi episodi di minacce contro anche gli operatori della struttura, i quattro minorenni hanno anche violentato sessualmente una ragazza che da tempo era stata presa di mira dagli stessi tramite il proprio profilo social Instagram. Lo stupro è stato interrotto dall’arrivo di uno degli operatori della comunità, giunto per puro caso nello stesso luogo dove stava avvenendo la violenza.

Dopo mesi di indagini, è stato possibile raccogliere il materiale necessario per incriminare i quattro minorenni e procedere così con l’arresto. Mentre due di loro sono stati portati in carcere, gli altri due giovani sono stati trasferiti in una differente comunità di recupero per ragazzi affetti da disturbi comportamentali.

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