Un episodio a dir poco incredibile si è verificato in un’azienda dolciaria piemontese, dove due colleghe hanno litigato. Fin qui nulla di strano, anche perché questi fatti sono diciamo di routine in un posto di lavoro. La cosa singolare è che una dipendente, di origine ucraina, presa forse da uno scatto d’ira, ha deciso di prendere una tavoletta di cioccolato e di colpire in testa la donna rivale con la quale stava litigando. Il colpo è stato talmente tanto forte che la malcapitata è dovuta recarsi in ospedale per farsi medicare.
La barra di cioccolato pesava infatti un chilo, un peso che già di per sè è sufficiente per infliggere lesioni piuttosto serie. A quel punto la donna ha denunciato la collega ucraina che l’aveva colpita. Quest’ultima, forse resasi conto dello sbaglio, ha chiesto ai suoi legali di non affrontare un processo penale, ma di eseguire un periodo di lavori socialmente utili. Il giudice ha accettato. Visto che i fatti si sono verificati diverso tempo fa, la donna violenta ha terminato di scontare il suo periodo di lavoro, ma a lavoro non potrà rientrare più, in quanto l’azienda l’ha licenziata.
Senza lavoro
Visto l’esito positivo della messa alla prova, il giudice ha disposto il “non doversi procedere” nei confronti dell’operaia. L’episodio è avvenuto in una fabbrica con sede ad Arona, in provincia di Novara. L’operaia che ha colpito la collega risiede a Bellinzago Novarese. Per motivi di privacy le sue generalità non sono state rese note.
I giudici hanno proceduto ad ascoltare anche alcuni testimoni, i quali hanno affermato che la lite tra le due donne sia stata piuttosto violenta. Dopo il colpo scagliato dall’ucraina con la tavoletta di cioccolato, le due hanno continuato a litigare a colpi di sacchetti, i quali erano anch’essi pesanti e pieni di dolci.
Un episodio quindi a dir poco singolare. Fortunatamente gli altri dipendenti che hanno assistito alla scena sono intervenuti per placare gli animi, dividere le donne e soccorrere la signora ferita. All’epoca dei fatti la malcapitata riportò una prognosi di 15 giorni e intervenne anche un’ambulanza del 118 che la trasferì in ospedale per le cure.