Ennesima tragedia che colpisce il mondo dei bambini: un bambino di due anni è caduto in un canale artificiale al confine tra il Piemonte e la provincia di Pavia. La mamma del bambino ha ammesso subito di essersi distratta per un attimo e di averlo perso di vista per qualche istante.
La tragedia è avvenuta in provincia di Novara, ma non sono ancora chiare le dinamiche su quanto – accaduto questa mattina – ha portato alla morte del bambino.
Per ora sono ancora in corso le indagini sul caso, ma si sa che il bambino si chiamava Norman e che viveva con la sua famiglia in una roulotte insieme ad altre famiglie, all’interno di un campo nomadi. Molto probabilmente, il bambino si dev’essere allontanato dal campo per giocare: infatti, nessuno sapeva effettivamente dove fosse andato.
In un primo momento, quando il piccolo non si trovava più, la famiglia insieme ad altre persone del luogo si era messa alla ricerca del piccolo in un campo di granoturco lì vicino, dove di solito andava a giocare: poi, la tragica scoperta. Il corpo di Norman era stato trascinato dalla corrente del canale fino al Comune di Romentino, dove sono stati chiamati subito i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarlo ma, purtroppo, senza successo: alla fine, non è rimasto altro che dichiararne il decesso.
I Carabinieri accorsi sul luogo della tragedia hanno deciso di aprire un’indagine per capire quali siano state le cause che hanno portato alla morte del piccolo Norman. Il sindaco di Romentino ha commentato su Facebook la tragedia del piccolo Norman, di due anni, caduto disgraziatamente sul canale artificiale, all’altezza di Varallino, ed ha poi ringraziato tutte le forze dell’ordine, i sanitari del 118, e la croce rossa, che si sono prodigati prima nella ricerca e poi hanno cercato di salvare la vita al piccolo.