Un duro colpo è stato inferto al mandamento mafioso di Bagheria, e dunque anche a Cosa Nostra: si pente infatti quello che è stato considerato il boss di Cosa Nostra a Bagheria, cittadina in provincia di Palermo, ovvero Antonino Zarcone. Il suo pentimento è il quarto negli ultimi mesi, l’ultimo ha riguardato Flamia, personaggio importante della mafia di Palermo e provincia. Il pentimento di Zarcone è come un terremoto all’interno della cosca mafiosa, che ha cominciato a traballare dopo gli scossoni subìti in seguito a varie rivelazioni, che hanno portato a diversi anni di condanna per i responsabili.
Grazie alla collaborazione di molti mafiosi lo scorso anno i giudici hanno assegnato ai vari appartenenti dei mandamenti di Bagheria e Porta Nuova 80 anni di carcere. Antonino Zarcone era stato condannato a 12 anni, Calogero Lo Presti a 14, Tommaso Di Giovanni a 16 anni: tutti loro erano capimafia della famiglia mafiosa di Porta Nuova. E ancora: Nicola Milano condannato a 8 anni di reclusione, Francesco Paolo Puntano a 10, Gaspare Parisi a 14. Quest’ultimo era il boss di Borgo Vecchio, e anche il suo braccio destro, Gabriele Bucchieri, è stato condannato a 10 anni di carcere. Ad assegnare le pene fu il giudice Lorenzo Matassa, che ha disposto anche un risarcimento di 100 mila euro da assegnare al comune di Palermo e 10 mila euro da dividere alle parti civili rappresentate da: il centro studi Pio La Torre, Confindustria di Palermo, Solidaria, Sos Impresa, Coordinamento.
Le richieste dei pm Maurizio Agnello, Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco furono pienamente accolte dal Gup, che portarono a ritenere Zarcone come il boss più pericoloso del clan di Bagheria. Gli arrestati erano stati catturati nell’ambito di un’operazione dei Carabinieri che aveva portato all’arresto di 28 persone, tra loro figuravano tutti quelli già menzionati. L’inchiesta era partita nel 2011 e gli investigatori avevano ricostruito ogni piccolo tassello dell’intero programma e gerarchia dell’organizzazione. Per loro le accuse vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, all’ estorsione, al traffico internazionale di stupefacenti e alla rapina. Tutte azioni malavitose per cui adesso sconteranno la pena e la loro assenza indebolirà certamente la cosa mafiosa.