Pavia, non vede la famiglia da mesi a causa del lockdown: 28enne tenta di uccidersi

La donna, un'insegnante, è stata salvata dai carabinieri che hanno impedito la tragedia. La giovane, originaria di Palermo, non vedeva i suoi genitori in Sicilia ormai da mesi a causa delle restrizioni anti Covid imposte dal Governo per contenere l'emergenza.

Pavia, non vede la famiglia da mesi a causa del lockdown: 28enne tenta di uccidersi

Avrebbe potuto trasformarsi in tragedia un episodio accaduto nella serata del 23 gennaio a Pavia, dove una donna di 28 anni ha tentato di uccidersi gettandosi dalla finestra di un appartamento situato al terzo piano di un condominio. A salvarla sono stati i carabinieri, che hanno ricevuto l’allarme da alcune persone che hanno assistito alla scena.

Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno trovato non poche difficoltà a raggiungere l’appartamento, per cui hanno scavalcato il muro di cinta perimetrale e si sono diretti in casa. Uno di loro si è affacciato da una finestra vicina tentando di dissuadere la ragazza dal compiere il gesto.

La giovane aveva già messo un piede fuori al davanzale e il corpo già sul tetto, quando un altro carabiniere ha sfondato la porta ed entrando in casa a tratto in salvo la 28enne portandola via dalla finestra. I militari hanno capito subito che la giovane stesse compiendo un gesto disperato. I militari, mostrando come sempre una grande professionalità, hanno cercato di calmarla. Le forze dell’ordine sostengono che la donna fosse in crisi in quanto da mesi non riusciva a vedere la sua famiglia che abita a Palermo, questo a causa delle restrizioni e dei lockdown anti Covid varati dal Governo per contenere la pandemia.

Sul posto il 118

Immediatamente sul posto è stata fatta giungere un’ambulanza del servizio di emergenza urgenza del 118 Lombardia, che ha provveduto a trasportare in ospedale la 28enne in stato di choc. Le sue condizioni di salute, però, non destano particolari preoccupazioni. Per entrare in casa i militari hanno dovuto superare un muro di cinta alto tre metri. Il dramma è stato veramente sfiorato per un soffio. Sul luogo del fatto di cronaca sono anche intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno aiutato i carabinieri a sfondare la porta.

La notizia di quanto accaduto si è sparsa subito in tutto il capoluogo di provincia lombardo, destando sconcerto e apprensione tra gli abitanti. Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, le generalità della donna non sono state rese note. Non è dato sapere neanche l’istituto in cui essa insegni. Si tratta di un caso troppo delicato, da trattare con le dovute precauzioni.

Nelle prossime ore non è escluso che si possano conoscere comunque ulteriori dettagli su quanto accaduto. Sono molte, purtroppo, le persone che in questo periodo di pandemia stanno soffrendo a causa delle restrizioni imposte dalle autorità per cercare di limitare il contagio da Covid-19. Per questo le forze dell’ordine sono sempre pronte a fornire tutto il supporto necessario alle persone che ne hanno bisogno.

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