Oggi giorno la tecnologia pervade tutto e tutti. Grandi e piccoli hanno sempre più dimestichezza con smartphone, tablet, internet e posta elettronica. Non tutti, però, apprezzano questa evoluzione dei tempi.
È il caso di un’insegnante britannica di 89 anni, Anne, che si è rivolta alla clinica Svizzera Dignitas per compiere il suicidio assistito e smettere di vivere. La donna, infatti, non sopportava più di vivere immersa nella tecnologia e nei tempi moderni, di essere circondata da computer, e-mail e fast food.
La donna, infatti, secondo quanto riporta il Daily Telegraph, riteneva che gli uomini si stessero piano piano trasformando sempre più in robot e non si identificava più in questa società. D’altronde l’epoca in cui era nata e cresciuta era decisamente diversa. Doveva, quindi, decidere se adattarsi e stare al passo con i tempi o se lasciare questo mondo per sempre. Ha scelto la seconda opzione.
Per porre fine al suo malessere ha deciso di recarsi in Svizzera dove ha dovuto convincere i medici della clinica a permetterle di accedere al trattamento perché, sebbene non avesse grandi problemi di salute che le facevano temere per la sua vita, non aveva dinanzi a sé un futuro particolarmente roseo dal momento che l’umanità, a suo avviso, mostrava sempre meno attenzione e rispetto verso il prossimo.
A sostenerla e ad accompagnarla in questa scelta la nipote della donna, Linda, 54 anni, che le ha tenuto compagnia e l’ha assistita fino al suo ultimo respiro.
Una storia particolare nettamente in contrasto con una società sempre in continua evoluzione dove anche gli anziani si evolvono e si appassionano alle nuove tecnologie. Anne, però, non ce l’ha fatta ed ha preferito rimanere fedele alla sua epoca fino alla fine.