Non inietta la dose di vaccino anti Covid ad un carabiniere: indagata un’infermiera

La sanitaria avrebbe soltanto inserito l'ago nel braccio del militare, ma poi non avrebbe premuto il pistone della siringa per poter iniettare il siero. Il carabiniere si è accorto di quanto avvenuto e ha presentano denuncia presso i carabinieri.

Non inietta la dose di vaccino anti Covid ad un carabiniere: indagata un’infermiera

Quella che arriva da Casale sul Sile, in provincia di Treviso, è una notizia molto delicata, sulla quale ci sono ancora le relative indagini dei carabinieri, in particolare del Nucleo Nas. Secondo quanto riferisce la stampa locale, un carabiniere, nella giornata di domenica 2 maggio si è recato per fare il vaccino anti Covid presso il vax center allestito presso la frazione di Lughignano. La vicenda è stata riportata dal quotidiano La Tribuna di Treviso. 

I colleghi del giornale trevigiano riferiscono che una volta arrivato presso l’hub vaccinale, per il militare tutto è filato liscio. Ha compilato tutti i moduli, ha atteso il suo turno e poi è stato chiamato per l’iniezione della dose. Una volta seduto in postazione ha atteso che l’infermiera preparasse il siero e la siringa. I problemi sono cominciati quando la sanitaria ha inserito l’ago all’interno del braccio del militare. Quest’ultimo ha avuto la sensazione che il vaccino non gli fosse stato somministrato, in quanto il pistone della siringa sembrava non si fosse mosso. 

Infermiera indagata

A questo punto il carabiniere, per sincerarsi dei suoi dubbi, ha guardato nel contenitore dove la sanitaria aveva gettato la siringa. Effettivamente quest’ultima presentava ancora all’interno il siero. Immediatamente l’uomo ha allertato i colleghi del Nucleo Anti Sofisticazione di Treviso, che si sono recati nell’hub vaccinale per tutte le verifiche del caso. 

Al momento si sta cercando di capire se la donna avesse agito anche altre volte così. Le ipotesi di reato per cui adesso è indagata sono di omissione in atti d’ufficio e falso. La posizione dell’infermiera è comunque al vaglio dei carabinieri e della stessa Procura della Repubblica. Per motivi di privacy le sue generalità non sono state rese note. 

Sul caso si potranno conoscere sicuramente ulteriori informazioni nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni. L’inchiesta procede nel più stretto riserbo, anche perché sono tanti i particolari che le forze dell’ordine devono procedere a verificare. Sui vaccini, inoltre, i controlli delle autorità sono molto serrati. 

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