Non ha più le gambe, ma la INPS lo dichiara "falso invalido" e pretende la restituzione di 21mila euro

Il 69enne Roberto Mazza ha subito l'amputazione di entrambe le gambe, diventando invalido al 100%. L'Inps lo ha dichiarato falso invalido, e gli ha chiesto di restituire entro Natale oltre 21mila euro ricevuti per indennità di accompagnamento.

Non ha più le gambe, ma la INPS lo dichiara "falso invalido" e pretende la restituzione di 21mila euro

Ha subito l’amputazione di entrambe le gambe ed è stato dichiarato invalido al 100%. Nonostante questo, la Inps ha chiesto ad un uomo di Firenze la restituzione dell’indennità di accompagnamento da lui ricevuta dal 2017, per un ammontare di quasi 22mila euro. Protagonista dell’incresciosa vicenda è il 69enne Roberto Mazza, che si è rivolto al quotidiano La Nazione per chiedere aiuto.

L’uomo racconta che il suo calvario è iniziato a Novembre del 2014, quando una cisti ad un tallone del piede lo obbligò a sottoporsi ad una angioplastica. Il ricovero avrebbe dovuto durare due giorni, ma sopraggiunsero delle gravi complicazioni, e l’uomo lasciò l’ospedale fiorentino di Careggi dopo ben 23 mesi e con la gamba amputata causa di una cancrena.

Per questo Mazza ottenne l’invalidità del 100%, con i conseguenti benefici relativi alla Legge 104. A gennaio del 2021 anche l’altra gamba iniziò a dargli gravi problemi, e dopo un ricovero di cinque mesi in terapia intensiva, è stata necessaria l’amputazione del secondo arto. Da allora il 69enne, che non ha famiglia, vive in una casa di riposo.

Una decina di giorni fa il fulmine a ciel sereno: la Inps gli invia una lettera nella quale pretende la restituzione di quasi 22mila euro, ricevuti per l’indennità di accompagnamento, entro il 25 dicembre. Per le spiegazioni, la lettera dice di fare riferimento ad una comunicazione precedente mai ricevuta da Mazza. “Io quei soldi non li ho“, lamenta l’uomo.

L’Inps cita visita per l’invalidità del novembre 2017, durante la quale sarebbe stato dichiarato che non aveva più bisogno dell’accompagnamento. “Ricordo bene quella visita“, racconta l’uomo. “I medici mi presero anche in giro dicendomi: ‘Ma lei è di nuovo qui? Pensano che la gamba la ricresca?“.

Sul caso è intervenuto Matteo Salvini,  che in un post sui social ha commentato: “Siamo all’assurdo. Ho allertato i vertici dell’istituto per far chiarezza e perché gli venga riconosciuto il giusto sussidio. Sono convinto che la lotta contro chi truffa lo Stato possa continuare con più attenzione e determinazione“.

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