Nicola Tanturli: i dubbi sulle condizioni del suo ritrovamento

Il piccolo Nicola Tanturli, di appena 21 mesi, è stato ritrovato ma dopo la gioia immensa di averlo ritrovato vivo, sono da accertare numerosi dubbi che aleggiano attorno alle condizioni in cui è stato rinvenuto.

Nicola Tanturli: i dubbi sulle condizioni del suo ritrovamento

La lieta notizia, quella del ritrovamento del piccolo Nicola Tanturli, di appena 21 mesi, che ha lasciato col fiato sospeso mezza Italia, è arrivata. Ma ora, alla gioia di averlo ritrovato vivo, cedono il posto una serie di dubbi che aleggiano attorno alle condizioni in cui è stato rinvenuto.

A ritrovarlo, ricordiamo, il giornalista Giuseppe Di Tommaso, inviato de “La Vita in diretta”, che si trovava sul posto proprio per occuparsi del caso. Il piccolo è rimasto disperso per 2 notti nelle campagne dell’Alto Mugello, una zona fitta di vegetazione, rovi, con la paura di cinghiali e lupi.

I dubbi

Ieri sera, nella consueta puntata di Chi l’ha visto? si è cercato di far luce su alcune stranezze. Il piccolo Nicola è stato ritrovato con i suoi sandali ai piedi. Ma come è possibile che un bimbo di un anno e mezzo, di notte, si sia infilato le scarpe e sia uscito da solo? Oltrettutto, non indossava mutandine e pantaloni.

Ma c’è una cosa che colpisce ancora di più. Quando il giornalista è sceso nel dirupo, il piccolo era pulitissimo, pur essendo stato per 2 notti nel bosco seminudo. Fisiologicamente parlando, avrà fatto i suoi bisogni da qualche parte? Un altro mistero è come mai i cani molecolari, addestrati per cercare persone scomparse, non abbiano fiutato che Nicola si trovasse proprio lì, nel punto in cui è stato trovato dal giornalista. 

Eppure, stando a quanto è stato detto nelle ore successive, i soccorritori erano passati più di una volta in quel sentiero. Un altro elemento,ancora senza una spiegazione, è perchè ci fosse del sangue alla porta d’ingresso della casa della famiglia Tanturli e come mai quella macchia di sangue era ancora lì, non pulita. Secondo la spiegazione dei genitori, Nicola si era fatto male, giocando fuori il casolare. 

L’allarme dopo 9 ore

I genitori di Nicola, Giuseppina e Leonardo, si sono accorti della scomparsa del figlioletto dopo cena. Il piccolo sarebbe andato a letto attorno alle 19 e qualche ora dopo, affacciandosi nella sua stanza per controllare, non lo avrebbero più trovato. Ma l’allarme ai carabinieri è stato dato 9 ore dopo.

Il padre ha fornito la seguente spiegazione: “Mentre lo cercavamo la prima notte lo abbiamo sentito piangere a poche centinaia di metri, speravamo di trovarlo. Abbiamo fatto un errore a non dare subito l’allarme”. Secondo una prima ricostruzione, il bambino si sarebbe allontatato da solo e, dopo essersi perso, avrebbe cominciato a vagare nei boschi. La Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta senza indagati, in corso di accertamenti preliminari. 

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