Un altro storia di violenza accade nel mondo dell’Nfl, che sembra non avere pace dopo l’episodio di aggressione compiuto da Rice verso la fidanzata. Adesso è la volta di Adrian Peterson a scuotere l”Nfl: il giocatore è finito sulle prime pagine dei giornali perché accusato di aver picchiato con un ramo il figlio di quattro anni. Ritenuto uno dei fuoriclasse di tutta la Nfl, il running back dei Minnesota Vikings adesso è accusato di lesioni colpose. Il giocatore ha detto in sua difesa che lo ha fatto per punire il bambino, sculacciandolo come si fa di consueto in Texas, ma gli è stato ugualmente notificato un mandato d’arresto.
A prendere le posizioni del giocatore ci pensa il legale, Rusty Hardin, a cui Peterson si è affidato per risolvere la faccenda, che ha prontamente dichiarato: “Peterson risponderà alle accuse con responsabilità, non voleva provocare danni a suo figlio ed è profondamente addolorato per le lesioni, assolutamente non intenzionali”. La sorpresa è stata che i Vikings hanno deciso di non convocare il running back per affrontare la sfida contro i New England Patriots. La decisione è stata presa, secondo quanto detto dai Vikings, semplicemente per fermare il giocatore e attendere chiarimenti sulla vicenda in base ai risultati dell’inchiesta giudiziaria.
La storia di Peterson è comunque un po’ particolare: l’uomo fin da piccolo ha avuto a che fare con la violenza e la sua non è stata una vita facile. La morte del fratello maggiore, a cui ha assistito da bambino, lo ha accompagnato per tutta la vita: il fratello è morto ucciso da un automobilista ubriaco mentre si trovava sulla bicicletta e Peterson ha vissuto la scena con grande terrore. Inoltre, lo scorso anno ha dovuto affrontare un altro terribile dramma: la morte del secondo figlio di soli due anni. Il piccolo è morto a causa delle conseguenze provocate dalle percosse del compagno della sua ex, una tragedia che Peterson ancora oggi non ha superato.
Il ventinovenne adesso è accusato di lesioni colpose e il mandato d’arresto lo obbliga a presentarsi spontaneamente alle forze di polizia in Texas. L’uomo sembra sincero, ma nel suo viso sono ancora evidenti i segni di una sofferenza latente che non gli permette di riconquistare il suo equilibrio interiore.