New York: trova un insetto nella zuppa e finisce in ospedale

Natalie Estrella si è accorta solo dopo aver mangiato metà della sua pietanza che vi erano degli insetti. Il direttore, incurante delle proteste della donna, continua a servire il piatto ai clienti. La donna finisce in ospedale e il ristorante viene chiuso

New York: trova un insetto nella zuppa e finisce in ospedale

Ancora una volta un ristorante sotto accusa da parte di una cliente. Questa volta la mal capitata ha trovato un insetto nella propria zuppa, quello che viene comunemente chiamato “pesciolino d’argento”, sentendosi male poco dopo.

Protagonista di questa vicenda Natalie Estrella che si trovava nel ristorante Nuevo Mondo di Far Rockaway. La donna aveva ordinato una ciotola di sancocho, una zuppa tipica della cucina latinoamericana, e ne aveva già mangiato più di metà quando si accorge della presenza di un insetto volgarmente chiamato pesciolino d’argento per via del suo aspetto, ma il cui nome è Lepisma saccharina, un insetto che si trova in ambienti abitati dagli uomini, sopratutto in zone buie ed umide come bagni e cucine.

La donna ha prontamente chiamato il direttore del locale per protestare e questi, anzichè scusarsi, ha risposto con nonchalance “Non è niente” ed ha continuato a servire la medesima zuppa agli altri clienti, limitandosi a non addebitare alla signora il costo della pietanza.

Natalie, nelle ore successive, si è dovuta recare in ospedale, al St John’s Episcopal Hospital, visti i malori che accusava e lì le è stata diagnosticata una intossicazione da ingestione di insetti.  ‘Mi girava la testa, ha iniziato a farmi male lo stomaco e poi ho vomitato. E’ stato il giorno peggiore della mia vita‘ ha riferito la giovane donna.

Raggiunto dalla rete locale Pix11, il direttore del ristorante, che si è presentato semplicemente come Carlos, si è subito discolpato “E’ impossibile che un insetto così grande potesse essere al ristorante. Questo è un insetto presente nelle case. Il mio cibo è il top, non ho nulla da nascondere”. Inoltre, ha consentito alla troupe di riprendere lo stato delle cucine a prova della sua tesi.

Il Dipartimento della Salute, però, ha deciso di chiudere il locale per le seguenti violazioni: “La prova della presenza di topi o topi vivi presenti nel cibo della struttura e/o nelle zone non alimentari, larve di mosche, rifiuti, mosche presenti nel cibo della struttura e/o nelle aree non alimentari, struttura e/o condizioni favorevoli per attirare animali nocivi nei locali e/o consentire la sopravvivenza dei parassiti”.

Per Natalie, infatti, era importante accertare le condizioni igieniche del locale per la tutela non soltanto della sua persona, ma anche di quella degli altri clienti che, ignari dell’accaduto, avrebbero continuato a mangiare in quel ristorante. “La gente non deve mangiare lì per la propria sicurezza. Vogliono solo i soldi e non si preoccupano per la salute”, ha detto. “Mi fa arrabbiare ancor di più che pensavano che fosse tutto a posto”.

 

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