Perquisizione domiciliare nei confronti di un 51enne originario di Mesagne, in provincia di Brindisi, che negli scorsi giorni ha ricevuto la “visita” dei poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi nel domicilio in cui viveva, una casa di campagna situata tra Brindisi e la frazione di Tuturano. Qui le forze dell’ordine hanno rinvenuto un quantitativo piuttosto consistente di sostanze stupefacenti tenute in casa dall’indagato.
In particolare sarebbe stata trovata cocaina la quale era contenuta in nove involucri, una confezione di hashish, avvolta in del cellophane trasparente, dal peso di 14.75 grammi, oltre a bilancini e materiale per confezionare appunto lo stupefacente che era pronto per essere distribuito.In totale sono stati trovati 77,33 grammi di stupefacenti. Di concerto con il pm della Procura della Repubblica di turno presso il Tribunale di Brindisi è stato disposto il fermo in casa circondariale dell’indagato.
Controlli mirati
In questo periodo sia la Polizia di Stato, come anche i Carabinieri e la Guardia di Finanza stanno intensificando i controlli disposti dal Questore di Brindisi, Giampietro Lionetti, in merito allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. Anche il controllo eseguito dagli agenti della Questura di Brindisi nei confronti del mesagnese si inseriscono in tale quadro.
Il 51enne si trova tuttora presso la casa circondariale del capoluogo adriatico. Nelle scorse ore si è tenuto l’interrogatorio di convalida del fermo nei suoi confronti, circostanza che è stata appunto validata dagli inquirenti. L’indagato resta quindi in casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, non si esclude che possano emergere altri casi del genere. Il commercio e consumo di sostanze stupefacenti è uno dei reati sempre molto attenzionati dalle forze dell’ordine in tutto il nostro Paese. Nelle prossime ore seguiranno sicuramente aggiornamenti sul caso in questione e su altre situazioni che dovessero emergere. Le generalità dell’indagato per il momento non sono state rese note dagli inquirenti. Rimane infatti la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.